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Luglio 15—Lodate il Signore per il dono della parola VG 204

“Perché dalle tue parole sarai giustificato, e dalle tue parole sarai condannato”. Matteo 12:37 VG 204.1

Tutti sappiamo quanto danno può fare una lingua indisciplinata se lasciata sciolta. Quelli che si sono uniti alla chiesa si sono impegnati, a togliere dal loro modo d’essere la conversazione maliziosa. Coloro che occupano posti di responsabilità nella chiesa hanno il dovere di vigilare da vicino su questo tema per curare l’ordine e l’armonia preservati in essa. VG 204.2

Come chiesa dobbiamo collocarci dove si possa rappresentare il carattere di Cristo davanti al mondo. Dobbiamo situarci, dove possiamo edificarci vicendevolmente nella fede più sacra. Mai dovrete dividervi gli uni dagli altri, perché così facendo, realizzeremo l',opera di Satana. Giorno per giorno dobbiamo aiutarci vicendevolmente a crescere fino alla perfetta statura di uomini e donne in Cristo. In questo modo chiuderemo la porta al nemico. Il potere della parola è un gran talento per benedire gli altri o una grande maledizione per causare dissensione e rivalità. VG 204.3

Chi vive guardando ai difetti di questo o di quello, sta trascurando la sua anima preziosa. E quelli che permettono a qualcuno di portare avanti la loro opera anticristiana senza rimproverarli, sono responsabili davanti a Dio di offesa ai loro fratelli. VG 204.4

Possiamo sperare che la benedizione del Signore riposi su una chiesa quando i suoi membri stanno alimentando rancori tra di loro?. . . Quelli che hanno Cristo nel cuore, mostreranno nelle loro vite il frutto dello Spirito: amore, gioia, pace, pazienza, benignità, bontà, fede. Chi è dominato dal nemico sarà pieno d’invidia, contesa, malizia e congetture perverse. VG 204.5

Se una di queste persone di cui si parla con crudeltà, questa notte stesse per morire, come sarebbero differenti le parole che si pronuncerebbero su di lei. Come spesso è il caso: mentre una persona è viva e potrebbe essere benedetta da parole gentili, invece si dicono cose spiacevoli e parole amare su di lei. Ma quando la sua opera termina e le sue mani sono intrecciate nella morte, si parla di lei con parole d’amore e riconoscenza. Esse scendono nelle orecchie che non possono più udire. Si dirigono al cuore che non può essere più consolato. È troppo tardi! Oh! Se alcune di queste parole d’amore si sarebbero pronunciate quando era ancora in vita, come sarebbe stato meglio…. VG 204.6

Dio desidera che il suo popolo abbia nelle sue case tutta la pace, la gioia e l',amore che è possibile possedere. L',amore che s’introdurrà in essa sarà quello che s’introdurrà nella chiesa. Fratelli miei, sorelle mie, potete portare la pace del cielo nelle case e nella chiesa, se santificate a Dio il talento della parola. VG 204.7

(Manoscritto 26, del 15 Luglio 1886, “Pettegolezzo malizioso” Sermone predicato in Oslo, Norvegia) VG 204.8