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CAPITOLO 53—ULTIMI MESSAGGI ALLA CONFERENZA GENERALE*I due messaggi sono stati inviati da Ellen G. White nel 1913 alla Sessione della Conferenza Generale. Il primo è stato letto dall’anziano W.C White il 17 maggio, il Sabato pomeriggio durante la riunione MS2 250

Sanitarium “Elmshaven”
California 4 maggio 1913 MS2 250.1

Saluti ai partecipanti della Conferenza Generale MS2 250.2

Miei cari fratelli, MS2 250.3

“Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio d’ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione, affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione”.
2 Corinzi 1:2-4 MS2 250.4

Ma grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza. Noi siamo infatti, davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione.
2 Corinzi 2:14,15 MS2 250.5

Noi infatti, non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù quale Signore, e quanto a noi ci dichiariamo vostri servi per amore di Gesù; perché il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre”, è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo. Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi.
2 Corinzi 4:5-7 MS2 250.6

Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.
2 Corinzi 4:16-18 MS2 250.7