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Lo Spirito Santo attende le nostre richieste e che noi riceviamo il suo potere TMGI 137

Melbourne, Australia, 28 dicembre 1891. TMGI 137.9

Poco prima della Sua ascensione verso la dimora celeste, Gesù incoraggiò i discepoli promettendo di mandare il Consolatore, lo Spirito Santo. Questa promessa appartiene non solo a loro, ma anche a noi, oggi, e tuttavia si parla poco dell’effusione dello Spirito Santo nella chiesa. Come conseguenza del silenzio su questo tema importantissimo, riguardo a questa ricca promessa del dono dello Spirito Santo, e del potere di compiere ogni lavoro spirituale con efficienza, che cosa sappiamo del suo compimento reale? La promessa dello Spirito Santo è menzionata casualmente nei nostri discorsi, è toccata in modo incidentale, e questo è tutto. Le profezie sono state trattate diligentemente, le dottrine sono state esposte, ma ciò che è essenziale per la chiesa, affinché possa crescere in forza ed edificarsi spiritualmente, affinché la predicazione sia accompagnata dalla convinzione, e le anime siano convertite a Dio, è stato maggiormente escluso dallo sforzo ministeriale. Questo soggetto quindi è stato messo da parte, come se la sua considerazione fosse riservata per un tempo futuro. Sono state presentate davanti al popolo altre benedizioni e altri privilegi, fino a quando non è stato risvegliato nella chiesa il desiderio di conseguire la benedizione promessa da Dio; ma l’impressione che abbiamo avuto riguardo lo Spirito Santo è stato che questo dono non sia per il tempo presente, ma che in futuro sarebbe necessario che la chiesa lo ricevesse. TMGI 137.10

Special Testimonies to Ministers and Gospel Workers (serie A, nr. 2, 1892), pag. 23-25 TMGI 138.1