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Sofferenza infinita, 6 giugno SGD 161

Infatti, poiché egli stesso ha sofferto quando è stato tentato, può venire in aiuto di coloro che sono tentati Ebrei 2:18 SGD 161.1

Magari potessimo comprendere il significato delle parole di Cristo: “Soffrì essendo tentato”. E poiché Egli era senza peccato, la sua raffinata sensibilità e la sua santa natura contribuirono a rendere la sua sofferenza indescrivibile a causa del contatto col peccato. Ciononostante avesse assunto la natura dell’arciapostata, seppe resistere da solo, al nemico. Nemmeno per un momento Cristo fu indotto a sottomettersi al potere della tentazione.11 SGD 161.2

Oh! Quale meraviglioso spettacolo contemplò il cielo! Colui che era perfetto, si rivestì con la nostra natura contaminata. Nessun uomo potrà mai comprendere simile umiliazione. Dio si era manifestato nella carne ed umiliò sé stesso. Quale grande soggetto per la contemplazione! La Maestà del cielo, così infinitamente grande, si chinò, senza perdere nulla della Sua dignità e gloria. Egli si inchinò davanti alla povertà e alla più profonda umiliazione tra gli uomini. Si fece povero per noi, affinché, attraverso la sua povertà potessimo diventare ricchi.12 SGD 161.3

Il mondo aveva perso il modello originale della bontà affondando così nell’apostasia universale e nella corruzione morale. La vita di Gesù fu piena di sforzi laboriosi e abnegati affinché l’uomo fosse riportato al suo stato originale e gli fosse trasmesso uno spirito di benevolenza divina e amore disinteressato. Nonostante Egli era nel mondo, ma non era del mondo. Per Lui era un costante dolore stare a contatto con l’inimicizia, la depravazione e l’impurità che Satana aveva prodotto su questa terra. Tuttavia, aveva una missione da compiere, ossia riconciliare l’uomo con Dio, e la terra con il cielo. Per Gesù, nessun sacrificio era troppo grande per la realizzazione di questo proposito. SGD 161.4

Egli “è stato tentato in ogni cosa come noi”. (Ebrei 4:15) Satana lo assalì su ogni punto, lanciando su di Lui le tentazioni più feroci; eppure non commise peccato, né fu trovato alcun inganno nella Sua bocca. (1 Pietro 2:22). SGD 161.5

Ha sofferto la tentazione in proporzione alla perfezione della Sua santità; ma il principe delle tenebre non ha trovato nulla in Lui; non un solo pensiero non un solo sentimento per rispondere alle sue tentazioni.13 SGD 161.6