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La gioia di servire Cristo, 30 agosto CC 252

Chi semina generosamente mieterà altresì abbondantemente. CC 252.1

2 Corinzi 9:6 CC 252.2

Ministero cristiano significa servizio, e per questo ministero tutti siamo chiamati. È un disonore per Dio quando chiunque dei Suoi figli sceglie una vita di auto-compiacimento. Fratelli e sorelle, vi rendete conto che ogni anno migliaia di anime periscono nei loro peccati, perché non hanno ricevuto la Verità? CC 252.3

Abbiamo un grande lavoro da svolgere in questo nostro mondo. Gli uomini e le donne devono essere convertite, non con il dono delle lingue, né con i miracoli, ma mediante la predicazione di Cristo crocefisso. Perché allora si ritarda in questo senso? Perché aspettare a fare il nostro meglio per rendere il mondo migliore? Per quanto possa essere umile la vostra sfera, per quanto umile è il vostro compito, se collaborate in armonia con il Signore, Egli si rivelerà a voi, e voi sarete in grado di attirare le anime a Lui. Egli onora i mansueti e umili, coloro che vogliono servirlo con il cuore sincero. In tutto ciò che facciamo, sia si tratta di un lavoro in negozio o in azienda oppure in ufficio, dobbiamo fare tutto il possibile per salvare le anime. CC 252.4

Siamo chiamati a seminare accanto a tutte le acque, mantenendo le nostre anime nell’amore di Dio, e lavorare mentre è ancora giorno con i mezzi che ci sono stati affidati dal nostro Maestro. Qualunque cosa le nostre mani trovano da fare, dobbiamo farlo con allegria; qualunque sia il sacrificio che siamo chiamati a fare, dobbiamo farlo allegramente. Se seminiamo lungo le acque, confermiamo le parole di Gesù: Chi semina generosamente mieterà altresì abbondantemente. Tutto quello che facciamo, è per grazia, sola grazia di Cristo. Per grazia abbiamo la redenzione, rigenerazione e l’eredità in Gesù Cristo. Fatte in modo che questa grazia sia rivelata agli altri. CC 252.5

Il Salvatore prende a Suo servizio quelli che vogliono essere modellati a Sua immagine, e utilizzati per la Sua gloria. Egli utilizza il materiale che altri rigettano, e lavora attraverso tutti quelli che si sottomettono alla Sua volontà. Egli si diletta di prendere mezzi apparentemente senza speranza, quelli che Satana ha degradato, e per mezzo dei quali lavora, e li rende i Suoi sudditi. Si rallegra nel liberarli dalla sofferenza, ed è rattristato quando l’ira cade su disobbedienti. Egli fa dei suoi figli i suoi agenti nel compiere la Sua opera, i quali ricevono una preziosa ricompensa ancora in questa vita. CC 252.6

Ma tutto questo che cosa è nel confronto di gioia che sarà data a loro nel grande giorno della rivelazione finale? CC 252.7

Review and Herald, Jan. 5, 1905 CC 252.8