Go to full page →

Contemplazione delle cose celesti, 31 ottobre CC 314

Dio... ci ha vivificati con Cristo... e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù CC 314.1

Efesini 2:4-6 CC 314.2

Se vogliamo tenere a mente gli importanti eventi che ben presto avverranno, dobbiamo già da ora rinforzare il nostro carattere. Dobbiamo costantemente vivere alla presenza di Dio con timore, ascoltando la Sua raccomandazione: Fermatevi e riconoscete che io sono DIO. (Salmo 46:10) Oh, quando realizzeremo in pieno valore del nostro lavoro e l’intercessione del Salvatore? Quando ci affideremo completamente a Lui con piena fiducia per vivere una vita nobile, pura e devota? E’ necessario raggiungere le stesse virtù di Cristo per saper glorificare il mondo a venire. Dobbiamo vivere guardando a Gesù che è invisibile e camminare per fede e non per visione. CC 314.3

Attraverso le Scritture possiamo arrivare a comprendere ciò che siamo in Cristo e ciò che Egli è per noi. Attraverso Lui, possiamo vedere se siamo cambiati a Sua immagine, se lo rappresentiamo degnamente e infine se siamo diventati i Suoi veri collaboratori. È indispensabile a imparare di vivere come figli e figlie di Dio, di amare Dio sommamente e il nostro prossimo come noi stessi. CC 314.4

Dobbiamo vivere una vita perfetta e pura per amore di Cristo. Dobbiamo amare la perfezione di Cristo, perché Egli è incarnazione della perfezione, e centro di attrazione. La vita che viviamo, oggi, dobbiamo viverla nella fede del Figlio di Dio. CC 314.5

Se seguiremo Cristo, non cadremo nelle influenze negative che ci circondano. Non dobbiamo permettere che le sensazioni, indulgenza, biasimo, la gelosia e la vanità, controllino le nostre vite. CC 314.6

La più pericolosa è l’indulgenza, perché ci allontana dal carattere armonioso di Cristo e ci impedisce di diventare vincitori. Dobbiamo essere influenzati dalla nobiltà del Suo carattere per ottenere le vittorie quotidiane e per vigilare costantemente mediante la preghiera per liberarsi del nostro Io. CC 314.7

Quando incontriamo le prove, dite tra se e se: Io sono un figlio di Dio, erede di Dio e coerede di Cristo e un collaboratore del cielo; e non posso permettermi di pensare solo a me stesso, di accogliere le offese, perché questo distorce il mio carattere e fa di me una persona indegna di diventare il collaboratore del Padre celeste.. CC 314.8

Dobbiamo prendere in considerazione molto seriamente e continuamente l’eccellenza del carattere di Gesù Cristo per saper impartire le benedizioni che abbiamo ricevuto al fine di condurre gli uomini a seguire le Sue orme. CC 314.9

Signs of the Times, July 10, 1893 CC 314.10