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Cristiani riflettono la luce del cielo, 31 dicembre CC 375

Voi siete la luce del mondo; una città posta sopra un monte non può essere nascosta. Similmente, non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candeliere, perché faccia luce a tutti quelli che sono in casa. CC 375.1

Matteo 5:14,15 CC 375.2

Voi siete la luce del mondo, ha detto Cristo ai suoi discepoli. Come il sole continua brillare nei cieli, dissipa le ombre della notte, e riempie il mondo con la luminosità, così bisogna che i seguaci di Gesù risplendano la loro luce per dissipare il buio morale di un mondo che giace nel peccato. Ma la loro luce non viene da essi stessi, perché essa è la luce del cielo, la quale deve essere riflessa al mondo. CC 375.3

Una città posta sopra un monte non può essere nascosta. I nostri pensieri e le finalità sono le sorgenti segrete di azione, e quindi determinano il carattere. Lo scopo che si forma nel cuore non ha bisogno di essere espresso in parole e opere, al fine di renderlo peccato e portare l’anima in giudizio. Ogni pensiero, sentimento e l’inclinazione, anche se non è vista dagli uomini, è vista dall’occhio di Dio. Solo quando il male che ha molte radici nel cuore, e che raggiunge il suo compimento nelle parole o azioni illecite, non può essere giudicato dall’uomo nel carattere del prossimo. Il cristiano è rappresentante di Cristo. Egli deve mostrare al mondo la forza trasformtrice della grazia divina. Egli è un’epistola vivente della Verità di Dio, conosciuta e letta da tutti gli uomini. La legge data da Cristo stabilisce chi sono i Suoi veri seguaci che possono dire: Dai loro frutti li riconoscerete CC 375.4

La vita pia e santa è la testimonianza quotidiana contro il peccato e dei peccatori. Un cristiano deve presentare Cristo e non se stesso. Cristo è il potente rimedio contro il peccato. Il nostro Redentore compassionevole ha previsto per noi un aiuto di cui abbiamo tanto bisogno. Al penitente sincero è imputata la Sua giustizia; essa accende nel cuore l’amore divino come unico cui si può ispirare. Se professiamo di essere i suoi testimoni sulla terra e i Suoi ambasciatori della corte celeste, siamo in grado di glorificarlo e di portare la Sua luce al mondo. CC 375.5

Tutti quelli che desiderano ottenere la vita eterna devono manifestare lo zelo e la volontà nell’opera di Dio. Non devono fuggire le prove, disagi, o rimproveri, ma studiare diligentemente la Parola e seguire la Sua luce. Loro non devono interrogarsi: chi saranno i loro amici, semmai dovessero prendere la decisione di allearsi col popolo di Dio? Se essi impareranno di mettere in pratica i propri doveri lo faranno con cuore e senza paura. Cristo ci esorta di non vergognarsi di tali suoi seguaci, che Lui stesso chiama ‘fratelli’. Il Dio della Verità sarà dalla loro parte e non li abbandonerà mai. Tutte apparenti perdite per amore di Cristo, saranno contate come vittoria finale. CC 375.6

Signs of the Times, March 25, 1886 CC 375.7