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Legge di Dio protezione contro il male, 24 febbraio CC 65

I Suoi comandamenti sono stabili in eterno, per sempre, fatti con verità e rettitudine. CC 65.1

Salmo 111:8 CC 65.2

Chi trasgredisce volontariamente uno dei comandamenti non ne osserva nessuno, né in spirito né in verità. Chi va contro anche a un solo comandamento della legge è colpevole di aver offeso tutta la legge. (Giacomo 2:10) Non è la disubbidienza in sé che costituisce il peccato ma il fatto di essersi allontanati, anche solo parzialmente, dalla volontà di Dio. Questa scelta dimostra che il cuore è diviso, che l’animo umano è sopraffatto dal peccato. È un gesto che rinnega Dio e manifesta la ribellione contro le leggi del suo governo. CC 65.3

Se gli uomini si discostano deliberatamente dalla volontà di Dio, e scelgono la propria linea di condotta, si vengono a tracciare una serie infinita di possibili regole e Dio perde il suo ruolo guida. I desideri umani avrebbero la priorità, e la sacra e suprema volontà di Dio, cioè il Suo piano d’amore nei confronti delle sue creature, verrebbe disprezzato. E quando gli uomini vogliono seguire la propria via, si oppongono a Dio. Per loro non ci sarà posto in cielo perché rifiutano i suoi principi. CC 65.4

Trascurando la sua volontà si alleano con Satana, nemico di Dio e dell’uomo. L’uomo non vivrà per le sue parole ma per ogni parola pronunciata da Dio. Non possiamo trascurare nulla di ciò che ci ha rivelato, per quanto insignificante ci possa sembrare, e sentirci tranquilli. Tutti i comandamenti sono in vista della felicità immediata e futura dell’uomo. L’ubbidienza alla legge di Dio è come una diga che protegge l’uomo dal male. Chi in qualunque punto infrange questa barriera, perde la protezione indispensabile per impedire al nemico di accedere a portarlo alla rovina. CC 65.5

Disprezzando anche un solo punto della volontà di Dio i nostri progenitori hanno permesso al male di devastare il mondo. Chiunque segue il loro esempio otterrà gli stessi risultati. CC 65.6

L’amore di Dio ha ispirato ogni comandamento della Sua legge e chi ne trasgredisce anche uno solo crea intorno a lui infelicità e rovina. Una religione fondata su un’osservanza puramente esteriore dei principi non basta a ristabilire l’armonia fra l’uomo e Dio. CC 65.7

L’unica vera fede che purifica l’animo è la fede che agisce per mezzo dell’amore. (Galati 5:6) CC 65.8

Gesù, continuò a spiegare ai suoi uditori che cosa significasse osservare i comandamenti di Dio, cioè riprodurre nel proprio carattere quello di Cristo. Grazie a Lui il Signore si manifestava loro quotidianamente. CC 65.9

Thoughts From the Mount of Blessing, pp. 51-55 CC 65.10