Go to full page →

Il Segreto Della Santità, 27 luglio AN 221

E per essere rivestiti dell’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e santità della verità. Efesini 4:24 AN 221.1

Nessun uomo riceve la santità come un diritto di nascita, o come un dono da parte di qualche altro essere umano. La santità è il dono di Dio per mezzo di Cristo. Coloro che ricevono il Salvatore diventano figli di Dio. Essi sono i Suoi figli spirituali, nati di nuovo, rinnovati in giustizia e vera santità. Le loro menti sono cambiate. Con una visione più chiara contemplano le realtà eterne. Sono adottati nella famiglia di Dio, e acquisiscono la Sua somiglianza, sono trasformati dal Suo Spirito di gloria in gloria coltivando un amore supremo per Dio e per Cristo… Il segreto della santità è accettare Cristo come personale Salvatore, e seguire il Suo esempio di abnegazione. 6BC 1117 AN 221.2

La santità non è estasi: essa è sottomissione completa al volere di Dio; è vivere secondo ogni parola che procede dalla Sua bocca; è fare la volontà del nostro Padre celeste; è avere fede in Dio nelle prove, nell’oscurità come nella luce; è camminare per fede non secondo la logica umana; è avere una fiducia incondizionata in Dio ed essere certi del Suo amore. YI Feb. 17, 1898 AN 221.3

La santificazione è uno stato di santità, senza alcuna riserva da parte del Signore, non nella forma, ma nella verità. Ogni impurità del pensiero, ogni passione lussuriosa, separa l’anima da Dio. Cristo non può mai mettere la Sua veste di giustizia su un peccatore per nascondere la sua deformità ... Ci deve essere una totale vittoria sul male per ottenere il bene; ci deve essere un riflesso del carattere di Gesù. Dobbiamo camminare nella luce fino all’ultimo giorno. Questa è una crescita reale e sostanziale, una crescita che alla fine raggiungerà la piena statura in Gesù Cristo ... Per assomigliare a Cristo dobbiamo superare le tentazioni e il peccato camminando nel timore di Dio, e ponendo il Signore continuamente davanti a noi. Solo lui può portare pace e gioia sulla terra e assicurarci la futura felicità in cielo. Letter 12, 1890 AN 221.4