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Impariamo A Pregare, 4 maggio AN 135

Signore, insegnaci a pregare. Luca 11:1 AN 135.1

Cristo non ha dato questa preghiera [la Preghiera del Signore, Luca 11: 2-4] affinché gli uomini la ripetessero come una formula. Ha dato come esempio di ciò che le nostre preghiere dovrebbero essere: semplici, oneste e complete. MS 23, 1899 AN 135.2

Molte preghiere sono offerte senza fede. Si usa una determinata forma di parole senza una reale importanza. Queste preghiere sono dubbiose, esitanti, non portano alcun sollievo all’anima che prega; non danno conforto né speranza agli altri. La forma di preghiera esiste, ma lo spirito è carente, dimostrando che il richiedente non ne sente alcun bisogno... Impariamo a fare preghiere brevi e concise, chiedendo solo quello di cui abbiamo realmente bisogno. Impariamo a pregare ad alta voce là, dove solo Dio può udire. Le preghiere non devono essere finte, ma sincere, che esprimono la fame dell’anima per il Pane della vita. Inoltre, se imparassimo a pregare più in segreto, le nostre preghiere in pubblico diverrebbero più intelligenti. Allora le preghiere dubbiose ed esitanti cesseranno. Quando ci incontriamo con i fratelli nel culto pubblico, le preghiere dovrebbero creare un’atmosfera del cielo, così, il nostro culto sarebbe una realtà, e non una semplice forma... Se l’anima viene attratta dalla preghiera silenziosa durante i compiti quotidiani, lo stesso accadrà nell’incontro pubblico... La vita dell’anima dipende dalla stretta comunione con Dio. I suoi desideri sono resi noti e il cuore è aperto a ricevere nuove benedizioni. La gratitudine scaturisce dalle labbra sincere; e la rigenerazione avvenuta per mezzo di Cristo si manifesterà nelle parole, nelle azioni e nella devozione pubblica. Nel cuore sboccia amore per Gesù. Impariamo a pregare in modo intelligente, esprimendo le nostre richieste con chiarezza e precisione. “Molto può la preghiera del giusto, fatta con efficacia”. Giacomo 5:16. RH 39, 1893 AN 135.3