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Crescita spirituale mediante l’opera, 18 settembre CIF 271

Date e vi sarà dato: una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata in seno, perché con la misura con cui misurate, sarà altresì misurato a voi». Luca 6:38 CIF 271.1

Coloro che donano la loro vita al ministero cristiano conoscono il significato della vera felicità. I loro interessi e le loro preghiere travalicano la propria persona e sono i primi a crescere quando cercano di aiutare gli altri. Familiarizzano con i progetti più vasti, con le imprese più temerarie; come potrebbero non maturare se s collocano nel canale divino della luce e delle benedizioni? Queste persone ricevono la saggezza dal cielo e si identificano sempre più con Cristo in tutti i Suoi piani. Non c’è alcun rischio di stagnazione spirituale. L’ambizione egoistica e la ricerca di sé sono rimproverati da interessi e le aspirazioni elevate che appartengono ad attività alte e sante. 9T 42 CIF 271.2

Le intelligenze celesti stanno aspettando di cooperare con gli uomini per rivelare all’umanità ciò che potrebbe diventare e ciò che si potrebbe fare in vista della salvezza, quando l’elemento umano si unisce a quello divino. Non ci sono limiti per il bene che si può compiere quando rinunciando a sé stessi si permette allo Spirito Santo di agire e vivere una vita pienamente consacrata a Dio. Colui che è veramente convertito sarà così pieno d’amore di Dio che desidera ardentemente trasmettere agli altri la gioia che lui stesso possiede. Il Signore desidera che la Sua chiesa mostri al mondo la bellezza della santità. La chiesa deve dimostrare il potere della religione cristiana. Il paradiso deve riflettersi nel carattere del cristiano. L’inno della gratitudine e della lode deve essere ascoltato da coloro che sono nell'oscurità. Per la buona novella del Vangelo, per le sue promesse e certezze, dobbiamo esprimere la nostra gratitudine cercando di fare del bene agli altri. Questo lavoro porterà raggi di giustizia celeste ad anime stanche, perplesse, sofferenti. È come una fontana aperta per il viaggiatore assetato. Ad ogni opera di misericordia e d’amore, gli angeli di Dio sono presenti. Il lavoro di Cristo deve essere il nostro esempio. Egli non ha mai cessato a fare del bene. Nel tempio e nelle sinagoghe, nelle strade delle città, nel mercato e nell'officina, vicino al mare e tra le colline, predicava il vangelo e guariva gli ammalati. La sua vita era un servizio altruistico, e deve essere il nostro libro di lezioni. Il suo amore tenero e compassionevole rimprovera il nostro egoismo e la nostra mancanza di cuore. Ovunque Cristo è andato, ha disperso le benedizioni sul suo cammino. Quanti che pretendono di credere in Lui hanno imparato le Sue lezioni di gentilezza, di tenera pietà, di amore altruistico? Ascoltate la sua voce che parla ai deboli, agli affaticati, agli indifesi: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Mt 11:28). Non c'era stanchezza per la sua pazienza, nessuna repressione del suo amore. Ibid., pp. 30, 31 CIF 271.3