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Rive nel deserto,21 agosto LC 247

Il giusto fiorirà come la palma, crescerà come il cedro del Libano. Salmo 92:12 LC 247.1

Osserviamo il viaggiatore stanco che sta lavorando duramente nella sabbia calda del deserto, senza riparo dai raggi del sole tropicale. Il suo approvvigionamento d’acqua è scarso o inesistente e non ha nulla con cui placare la sua sete ardente. La sua lingua è gonfia e barcolla come un ubriaco. Mentre sta per perire, nella sua mente passano immagini di suoi amici. Poi, all’improvviso, in lontananza emerge dalla desolata distesa di sabbia una palma, verde e rigogliosa. La speranza fa accelerare i suoi passi; allora avanza sapendo che solo l’acqua fresca gli restituirà vigore e una nuova vita. Come la palma nel deserto può essere una guida e consolazione per il viaggiatore, così il cristiano deve essere per il mondo. Egli deve guidare anime stanche e agitate che periscono nel deserto del peccato, fino a quando non trovano l’acqua viva. Egli deve indicare ai suoi simili Colui che dà a tutti il seguente invito: “Se qualcuno ha sete, venga a me e beva”. LC 247.2

Il cielo può essere di ottone, la sabbia che brucia si accumula attorno al tronco della palma; eppure l’albero vive, è fresco e vigoroso. Allora rimuovi la sabbia e scoprì il segreto della sua vita; le sue radici scendono in profondità nelle acque nascoste nella terra. Così è con il cristiano. La sua vita è nascosta con Cristo in Dio. Per lui Gesù è un pozzo d’acqua viva che scorre fino alla vita eterna. La sua fede, come le radici della palma, penetra sotto le cose che si vedono, traendo vita dalla Fontana della vita. E in mezzo a tutta la corruzione del mondo è fedele e leale a Dio. Egli è circondato dalla dolce influenza della rettitudine di Cristo... LC 247.3

Gli uomini e le donne che camminano e lavorano con Dio emanano pace e vivono nell’atmosfera del cielo. Per loro il regno di Dio è già iniziato. Posseggono la gioia di Cristo, che è fonte di benedizione per l’umanità; perché per queste anime il regno di Dio è già cominciato. Hanno ricevuto l’onore di servire il Maestro e lavorare nel Suo nome.Ibid LC 247.4