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Giovanni Battista, 21 settembre RPD 278

Essi allora gli dissero: «Chi sei tu, affinché diamo una risposta a coloro che ci hanno mandato? Che dici di te stesso?” Egli rispose: «Io sono la voce di colui che grida nel deserto: Raddrizzate la via del Signore, come disse il profeta Isaia”. Giovanni 1:22,23 RPD 278.1

Io ve lo dico: Fra i nati di donna non ve n’è alcuno maggiore di Giovanni”. Luca 7:27,28. Nell’annuncio a Zaccaria, prima della nascita di Giovanni, l’angelo aveva dichiarato: “Poiché sarà grande nel cospetto del Signore”. Luca 1:15. Per il cielo, che cos’è la grandezza? Non ciò che il mondo definisce tale, non la ricchezza, non la posizione, non la nobiltà, non le capacità intellettuali fini a se stesse. Se la grandezza intellettuale, separata da ogni altra dote, fosse degna di onore, allora dovremmo rendere omaggio a Satana, le cui facoltà non sono paragonabili a quelle degli uomini. Ma anche la qualità migliore, se diventa strumento dell’egoismo, si trasforma nella più grande maledizione. Ha valore morale solo ciò che Dio approva. L’amore e la purezza sono le doti che apprezza di più. Giovanni fu grande per il Signore quando, davanti ai messaggeri del sinedrio, davanti al popolo e davanti ai suoi discepoli, non ricercò il proprio onore ma esaltò Gesù, colui che era il Messia promesso. La sua gioia disinteressata nel servizio del Cristo è il più alto grado di nobiltà che gli uomini possano raggiungere. Coloro che avevano udito la testimonianza di Giovanni su Gesù, dissero dopo la sua morte: “Giovanni, è vero, non fece alcun miracolo; ma tutto quello che Giovanni disse di quest’uomo, era vero”. Giovanni 10:41. Non fu concesso a Giovanni di far scendere fuoco dal cielo o risuscitare i morti, come fece Elia, e neppure di tenere, come Mosè, il bastone del comando in nome di Dio. Egli fu inviato per annunciare l’avvento del Signore e per preparare un popolo per la sua venuta. Aveva adempiuto la sua missione così fedelmente che quando il popolo si ricordò di ciò che aveva detto riguardo a Gesù, esclamò: “Tutto quello che Giovanni disse di quest’uomo, era vero”. Ogni discepolo del Maestro dovrebbe poter dare una simile testimonianza. DA, pp. 219, 229 RPD 278.2