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Ospitalità, 9 luglio MVO 202

Siate ospitali gli uni verso gli altri senza mormorare. Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. 1 Pietro 4:9,10 MVO 202.1

Quando lo spirito dell’ospitalità si spegne, il cuore comincia a paralizzarsi per l’egoismo. MS 41, 1903 MVO 202.2

Essere ospitali è una delle qualità donata dallo Spirito Santo, che indica chi deve assumersi la responsabilità nella chiesa. A tutta la chiesa viene dato il consiglio: “Siate ospitali gli uni verso gli altri senza mormorare”. Queste esortazioni sono state stranamente trascurate. Anche tra coloro che professano di essere cristiani, la vera ospitalità è poco esercitata. Tra il nostro popolo questa opportunità, in quanto privilegio e benedizione, non è considerata come dovrebbe essere. Manca la socievolezza, c’è poca disposizione per ospitare due o tre persone in più a tavola, senza disagio o ostentazione. Alcuni affermano che “è troppo disturbo”, ma questo non accadrebbe se solo si dicesse: “Non abbiamo preparato nulla di speciale, ma siete benvenuti e condivideremo con voi ciò che abbiamo”. L’ospite inaspettato apprezzerebbe di più un benvenuto simile che molto più una preparazione elaborata… Cristo tiene conto di ogni spesa sostenuta per intrattenere gli ospiti. Egli provvede a tutto ciò che è necessario per quel momento. Coloro che per amore di Cristo ospitano i loro fratelli, facendo del loro meglio per rendere proficua la loro visita, sono registrati nel cielo come degni di speciali benedizioni. 6T, 342-345 MVO 202.3

Quando aprite la porta a coloro che soffrono o che sono in difficoltà, voi accogliete degli angeli invisibili ed ospitate degli esseri del cielo. Essi arrecano una sacra atmosfera di gioia e di pace ed innalzano canti di gioia, la cui eco giunge al cielo. Ogni atto di misericordia, nel cielo si trasforma in una dolce melodia. DA 639 MVO 202.4