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Il privilegio della comunione con Dio, 27 dicembre MVO 378

Non vidi in essa alcun tempio, perché il Signore Dio onnipotente e l’Agnello sono il suo tempio. Apoc. 21:22 MVO 378.1

Il popolo di Dio godrà del privilegio di una comunione diretta con il Padre e con il Figlio. “Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro...” 1 Corinzi 13:12. Ora contempliamo l’immagine di Dio riflessa, come in uno specchio, nelle opere della natura e nelle sue azioni in favore degli uomini. In quel giorno, invece, lo vedremo a faccia a faccia, senza nessun velo di separazione. Saremo in sua presenza e vedremo la gloria del suo volto. GC 676, 677 MVO 378.2

Possiamo rivolgerci a Dio usando affettuosamente l’espressione: “Padre nostro”, che è un segno del nostro affetto per Lui ed un pegno della sua tenera preoccupazione e amicizia verso di noi. E il Figlio di Dio, contemplando gli eredi della grazia, “non si vergogna di chiamarli fratelli”. Gli eredi della grazia, hanno una relazione con Dio ancora più sacra di quella degli angeli che non sono mai caduti... Tutto l’amore Paterno che è sceso da generazione in generazione nei cuori umani, tutta la tenerezza che toccò l’animo umano, sono solo una parte minuscola dell’infinito amore di Dio. RH, Oct. 22, 1908 MVO 378.3

Il cielo sembra avvicinarsi continuamente a Dio attraverso Cristo. Più viviamo in quella atmosfera di felicità divina, più partecipiamo alla gloria. Quanto più ampia sarà la nostra conoscenza di Dio, tanto più intensa sarà la nostra felicità. DA 331 MVO 378.4

E qual è la felicità del cielo se non quella di vedere Dio? Quale gioia maggiore potrebbe avere il peccatore salvato dalla grazia di Cristo se non quella di contemplare il volto di Dio e di conoscerlo come Padre? 8T 268 MVO 378.5

Quanta consolazione avremo nel vedere e nel contemplare Gesù Cristo senza più alcun velo? BE, Jan. 15, 1892 MVO 378.6