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Il talento per gestire il denaro, 22 aprile MVO 121

Or questo dico: Chi semina scarsamente mieterà altresì scarsamente; e chi semina generosamente mieterà altresì abbondantemente. Ciascuno faccia come ha deliberato nel suo cuore, non di malavoglia né per forza, perché Dio ama un donatore allegro. 2 Corinzi 9:6,7 MVO 121.1

Nella parabola dei talenti si parla di due classi di persone. Una classe è rappresentata dal servo diligente e l’altra dal servo malvagio e negligente. Ad entrambi era stato affidato il denaro del loro Signore. Uno andò a lavorare con serietà, cercando l’opportunità di usare il suo dono, in modo tale che altri sarebbero stati benedetti e beneficiati. Non viveva semplicemente per compiacere sé stesso, per soddisfare desideri egoistici, per deliziarsi in feste di piacere ed in luoghi di divertimento, cercando la gratificazione delle sue concupiscenze carnali, come se questo fosse l’oggetto della vita; ma pensava con sobrietà e ricordava che la sua vita religiosa era breve. YI, June 8, 1893 MVO 121.2

È Dio che dà agli uomini il potere di ottenere ricchezze, e gli ha conferito questa capacità, non come mezzo per gratificare sé stessi, ma come mezzo per restituire a Dio ciò che è suo. Non è un peccato acquisire i mezzi per questo scopo. Ma il denaro deve essere guadagnato con il lavoro. Ogni giovane deve coltivare abitudini laboriose. MVO 121.3

La Bibbia non condanna i ricchi, a condizione che la loro ricchezza sia stata acquisita onestamente... La ricchezza si rivelerà una benedizione se è considerata un dono di Dio, e se è ricevuta con gratitudine e con la stessa riconoscenza venga restituita al Donatore. 6T,452, 453 MVO 121.4

Il denaro è prezioso perché può fare del bene: nelle mani dei figli di Dio esso si trasforma in cibo per gli affamati, acqua per gli assettati, vestiti per i poveri, difesa per gli oppressi e soccorso per i malati. Se, al contrario, non viene utilizzato per soddisfare i bisogni primari della vita quotidiana, per il bene del prossimo o per l’avanzamento dell’opera di Cristo, esso non vale più della sabbia. COL 351 MVO 121.5