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Capitolo 17 CBVT7A 262

L'obbedienza determina il favore di Dio. CBVT7A 262.1

Il SIGNORE fu con Giosafat, perché egli camminò nelle vie che Davide suo padre aveva seguite da principio, e non cercò i Baal, ma il Dio di suo padre; si comportò secondo i suoi comandamenti, senza imitare quel che faceva Israele. Perciò il SIGNORE assicurò il potere del regno nelle mani di Giosafat; tutto Giuda gli portava doni, ed egli ebbe ricchezza e gloria in abbondanza. Il suo coraggio crebbe seguendo le vie del SIGNORE; e fece anche sparire da Giuda gli alti luoghi e gli idoli di Astarte. Il terzo anno del suo regno mandò i suoi capi Ben-Ail, Obadia, Zaccaria, Natanaele e Micaia, a insegnare nelle città di Giuda... Ed essi insegnarono in Giuda. Avevano con sé il libro della legge del SIGNORE; percorsero tutte le città di Giuda, e istruirono il popolo. (2 Cronache 17: 3-7, 9) CBVT7A 262.2

L’obbedienza al Signore è sempre vantaggiosa, e un fedele adempimento dei princìpi corretti, porterà le credenziali divine; ma il Signore viene disonorato quando quelli che sono nominati amministratori del gregge di Dio sostengono e sanciscono una cattiva opera. CBVT7A 262.3

I segni esteriori come il digiuno e le preghiere, senza uno spirito di contrizione e umiltà, non hanno alcun valore agli occhi di Dio. L’opera interiore della grazia è necessaria. L’umiltà dell’anima è essenziale. Il Signore apprezza molto questo. Egli accoglierà tutti quelli che umiliano il loro cuore davanti a Lui. Ascolterà le loro richieste e risanerà le loro ribellioni. CBVT7A 262.4

I ministri e i laici hanno bisogno di purificare le loro anime, affinché i giudizi di Dio su di loro siano sospesi. Lui si aspetta umiliazione e pentimento. Riceverà tutti quelli, che tornano a Lui con tutto il cuore. (MS 33, 1903). CBVT7A 262.5