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Capitolo 7:1-5 7ACB 128

I genitori vagamente comprendono la missione di Cristo — (Giovanni 7:1-5) 7ACB 128.4

Le parole dei fratelli di Gesù gli erano rivolte con ironia. Gesù era molto rattristato perché i suoi non avevano riconosciuto la Sua missione, e in più, erano interamente d’accordo con i Suoi nemici. Ma il Salvatore non ebbe reazione al loro crudele sarcasmo. Anzi sentiva pietà per l’ignoranza spirituale dei Suoi fratelli e desiderava dar loro una chiara spiegazione riguardo alla Sua missione. (MS 33, l911) 7ACB 128.5

1- 53 - Vedi commento di EGW al cap. 23:16 7ACB 128.6

16 — Salvato da errore 7ACB 128.7

Gesù rispose loro e disse: La mia dottrina non è mia, ma di Colui che mi ha mandato. Le mie parole sono in perfetta armonia con l’Antico Testamento e con la legge annunciata al Sinai. Io non sto predicando una nuova dottrina. Vi presento le vecchie verità salvate da un contesto errato e collocate in una nuova cornice. (MS 33, 1911) 7ACB 128.8

41, 50-52 — Sacerdoti e governanti ingannati — (Giovanni 7:51) 7ACB 128.9

La lezione di Cristo data a Nicodemo non fu vana. In seguito al suo colloquio con Gesù, egli, oltre ad aver accettato la Scrittura, aveva accettato Gesù nel suo cuore e nella sua mente, perché aveva visto che la Verità era collocata nel contesto reale del Vangelo. La domanda posta da lui, era saggia, ed egli si sarebbe raccomandato a coloro che presiedevano il consiglio, se non fossero stati ingannati dal nemico. Ma i farisei erano talmente pieni di pregiudizi che nessun argomento a favore di Gesù di Nazareth era abbastanza convincente da essere preso in considerazione. Ed allora essi gli risposero: Sei anche tu di Galilea? Investiga e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta. I sacerdoti e i governanti erano stati ingannati da Satana, perché avevano creduto che Cristo veniva dalla Galilea. Alcuni di loro sapevano che era nato a Betlemme, ma tacquero, perché la menzogna non poteva essere derubata del suo potere. (MS 33, 1911) 7ACB 128.10