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Bianco Come La Neve, 17 agosto CeC 233

Poiché così dice l’Alto e l’Eccelso, che abita l’eternità, e il cui nome è “Santo”: «Io dimoro nel luogo alto e santo e anche con colui che è contrito e umile di spirito, per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare lo spirito dei contriti. Isaia 57:17 CeC 233.1

Dalla visione che Isaia ebbe nel cortile del tempio scaturì una chiara idea del carattere del Dio d’Israele. “Ora il Signore che sta più in alto di tutti” gli apparve in tutta la sua maestà e allora il profeta riuscì a comprendere la natura compassionevole del Signore... CeC 233.2

Contemplando il suo Dio, il profeta... non solo della sua indegnità ma anche della certezza del perdono totale e gratuito. Egli si rialzò trasformato: aveva visto il suo Signore; aveva avuto un’idea della bellezza e della bontà del carattere divino e poteva testimoniare della trasformazione operatasi in lui attraverso la contemplazione dell’amore infinito. Ora aveva un solo desiderio: vedere quell’Israele che si era allontanato da Dio liberato dal peso e dalla punizione del peccato. Isaia 1:5, 16-18. CeC 233.3

Quel Dio che gli israeliti avevano affermato di servire, ma di cui non conoscevano il carattere, fu presentato loro come il Grande Medico che guarisce i mali dello spirito. Che cosa importava se la testa era dolente e il cuore debole? Che cosa importava se dalla pianta del piede fino alla testa non vi era nulla di sano, ma solo ferite, contusioni e piaghe aperte? Cfr. Isaia 1:6. Chi aveva vissuto seguendo ostinatamente le proprie convinzioni poteva ottenere la guarigione volgendosi al Signore che aveva promesso: “So come si è comportato, ma io lo guarirò. Lo guiderò e gli darò conforto... Io do la vera pace a tutti, lontani e vicini”. Isaia 57:18, 19 CeC 233.4

Quel Dio che gli israeliti avevano affermato di servire, ma di cui non conoscevano il carattere, fu presentato loro come il Grande Medico che guarisce i mali dello spirito... Dio, nel suo amore infinito, si preoccupa per coloro che non riescono a liberarsi dalle insidie di Satana. Egli li incoraggia a vivere per lui e li esorta: “Non temere, io sono con te. Non preoccuparti, io sono il tuo Dio. Ti rendo forte, ti aiuto, ti proteggo con la mia mano invincibile... Io sono il Signore tuo Dio, io ti prendo per mano e ti dico: Non temere, sono qui ad aiutarti... Israele, popolo di Giacobbe, sei piccolo e debole come un verme, ma non temere: io ti aiuterò. Io, il Santo d’Israele, sono colui che ti salva”. Isaia 41:10, 13, 14. PK 314-320 CeC 233.5