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Caiafa, 13 novembre CeC 321

Stracciate il vostro cuore e non le vostre vesti e tornate all’Eterno, il vostro DIO, Gioele 2:13 CeC 321.1

Gli ebrei usavano strapparsi gli abiti alla morte dei loro amici, ma i sacerdoti non dovevano farlo. Il Cristo stesso aveva dato a Mosè un comandamento esplicito a questo proposito. Cfr. Levitico 10:6. CeC 321.2

Tutto quello che il sacerdote indossava doveva essere intatto e senza macchia. I suoi paramenti rappresentavano il carattere del Cristo. Dio non poteva accettare nulla che non fosse perfetto, nella veste e nella condotta, nelle parole e nello spirito. Dio è santo, e il servizio terreno doveva dare un’idea della sua gloria e della sua perfezione... L’uomo può lacerare il proprio cuore per mostrare uno spirito umile e contrito; e Dio apprezza questo. Ma le vesti sacerdotali non dovevano essere strappate, perché ciò avrebbe falsato la rappresentazione delle realtà divine. DA 708.709 CeC 321.3

Quando Cristo si dichiarò Figlio di Dio, Caiafa, con finto stupore strappò la sua veste e accusò il Santo d’Israele di bestemmia. The SDA Bible Commentary 5, 1104 CeC 321.4

Il sommo sacerdote aveva fatto proprio ciò che il Signore aveva comandato di non fare, di conseguenza si rese colpevole di bestemmia... Lo strappo dell’abito sacerdotale avrebbe dovuto impressionare la gente, perché quel suo gesto ingiuriava Gesù stesso. Egli, sommo sacerdote, macchiandosi di bestemmia, il cui cuore era pieno di malvagità, osò condannare Gesù come bestemmiatore. Ibid. 1105 CeC 321.5

Quanto era diverso il vero sommo sacerdote dai falsi e corrotti Caiafa. Cristo, puro e incontaminato, senza macchia di peccato, stava in piedi davanti al falso sommo sacerdote. Cristo piange per la trasgressione di ogni essere umano. Prese su di Sé persino la colpa e l’ipocrisia di Caiafa, mentre indossava una finta veste sacerdotale. No, Cristo non strappò la Sua veste, era la Sua anima che subì un grave dolore. La sua veste di carne umana fu lacerata alla croce; Egli prese su di Sé i peccati di tutta la razza umana. ibid 1105 CeC 321.6

Oggi, coloro che affermano di essere cristiani, rischiano di strappare le loro vesti, manifestando il pentimento esteriore, fasullo, mentre i loro cuori non sono stati né inteneriti né contriti. Ibid. 1104,115 CeC 321.7