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I Dubbi Di Tommaso, 18 novembre CeC 326

Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto”. Giovanni 20:29 CeC 326.1

Quando Gesù incontrò per la prima volta i discepoli nella camera alta, Tommaso non era presente. Egli udì la testimonianza degli altri ed ebbe numerose prove della risurrezione di Gesù; ma il suo cuore rimase pieno di dubbi e amarezza... Era deciso a non credere, e per tutta una settimana rimuginò sulla sua disgrazia, in oscuro contrasto con la speranza e la fede dei suoi fratelli... CeC 326.2

Sebbene amasse ardentemente il suo Signore, aveva permesso alla gelosia e alla sfiducia di impossessarsi della sua mente e del suo cuore. Ibid 807 CeC 326.3

Tommaso affermò con decisione e sicurezza che non avrebbe creduto se non avesse toccato con le sue dita i segni dei chiodi e con la sua mano il costato dove era stato inflitto il colpo di lancia... Quando Gesù incontrò nuovamente i discepoli, Tommaso era con loro... Gesù gli concesse la dimostrazione che desiderava... EW 188 CeC 326.4

l suo cuore trasalì di gioia, e gettandosi ai piedi di Gesù esclamò: “Signor mio e Dio mio!” Giovanni 20:28 Gesù accolse quell’omaggio, ma dolcemente lo rimproverò per la sua incredulità. Molti che, come Tommaso, desiderano rimuovere dal loro cuore ogni dubbio, non vedranno mai esauditi i loro desideri, ma si radicheranno sempre più nell’incredulità... CeC 326.5

Il modo in cui Gesù agì nei confronti di Tommaso contiene una lezione per tutti i suoi discepoli. Il suo esempio indica come dovremmo comportarci nei confronti di coloro che sono deboli nella fede e coltivano i loro dubbi. Gesù non investì Tommaso di rimproveri e neppure polemizzò con lui, ma gli si manifestò. Tommaso era stato irragionevole imponendo le condizioni della sua fede; ma Gesù, con il suo amore generoso e la sua stima, abbatté tutte le barriere. Raramente la polemica vince l’incredulità... CeC 326.6

Ma se Gesù si rivela come il Salvatore crocifisso, pieno di amore e misericordia, allora molte labbra si lasceranno sfuggire involontariamente la confessione di Tommaso: “Signor mio e Dio mio!” DA 807 CeC 326.7