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Troppo Ubriacchi Per Prendersi Cura, 5 aprile CeC 99

Il vino è schernitore, la bevanda inebriante è turbolenta, e chiunque se ne lascia sopraffare non è saggio. Proverbi 20:1 CeC 99.1

Nadab e Abihu non avrebbero mai commesso quell’errore fatale se non fossero stati ubriachi, se non avessero abusato del vino. Sapevano che il servizio nel santuario richiedeva un’attenta e solenne preparazione: in quel luogo, infatti, si manifestava la presenza divina. La loro sregolatezza li rese inadatti alle funzioni sacre. Con la mente annebbiata e senza una chiara percezione morale, essi non riuscirono ad avvertire la differenza tra il sacro e il profano. Ad Aronne e ai suoi figli superstiti fu dato questo avvertimento: “Non bevete vino né bevande alcoliche... affinché, possiate discernere ciò che è santo da ciò che è profano, e ciò che è impuro da ciò che è puro... CeC 99.2

L’uso di vino e alcolici tende a indebolire il corpo e ad annebbiare la mente, inibendo i freni morali; impedisce all’uomo di distinguere ciò che è sacro e comprendere il carattere vincolante degli ordini divini. Tutti coloro che occupano una posizione di responsabilità spirituale devono mantenere una rigorosa temperanza, per poter scegliere consapevolmente tra il bene e il male.... CeC 99.3

A ogni cristiano sono rivolti questi stessi avvertimenti... “Se alcuno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui, perché il tempio di Dio, che siete voi, è santo”. 1 Corinzi 3:17 ibid 361-363 CeC 99.4

Il caso dei figli di Aaronne è stato messo in evidenza a beneficio del popolo di Dio e dovrebbe esse d’insegnamento a coloro che si stanno preparando per la seconda venuta di Cristo, perché l’indulgenza di un appetito depravato distrugge i bei sentimenti dell’anima, le cose spirituali e sante e perdono la loro sacralità. CeC 99.5

La disobbedienza sembra essere piacevole, eppure conduce al peccato. Temperance 361 CeC 99.6