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A Causa Del Peccato Di Un Uomo..., 23 aprile CeC 117

...non siate amanti del denaro e accontentatevi di quello che avete. Ebrei 13:5 CeC 117.1

All’origine del peccato, che determinò la rovina di Acan, vi era l’avidità e l’inganno nel suo cuore. Coloro che indulgono nello stesso peccato, saranno più facilmente tentati la seconda volta. È la prima trasgressione che apre la porta al tentatore per abbattere ogni resistenza e prendere pieno possesso dell’anima. Achan aveva sentito spesso ripetuti avvertimenti contro il peccato di bramosia. La santa legge di Dio aveva proibito il furto e ogni inganno, eppure egli continuò a praticare lo stesso peccato. Non essendo stato ripreso e rimproverato apertamente, divenne più audace; gli avvertimenti ricevuti non avevano fatto alcun effetto su di lui, fino a quando la sua anima non è stata legata alle tenebre. Ibid. 997 CeC 117.2

A causa del peccato di un uomo, vergogna, sconfitta e morte furono introdotte in mezzo al popolo d’Israele. Di conseguenza, la protezione divina finora elargita al popolo durante la battaglia fu ritirata. Anche oggi, vari peccati accarezzati o praticati dai cristiani professi facenti parte della chiesa, allontanano le benedizioni divine. CeC 117.3

Ciò che si deve temere nella chiesa non è l’influsso che possono esercitare gli aperti oppositori, gli infedeli, i bestemmiatori, ma coloro che pur essendo cristiani sono incoerenti. Essi allontanano le benedizioni del Dio d’Israele e rendono il Suo popolo debole. Il cristianesimo non riguarda soltanto la santificazione del sabato o il santuario; esso deve essere praticato tutti i giorni della settimana. La Verità deve essere accettata e rispettata al lavoro, a casa e nelle transazioni commerciali con i fratelli di tutto il mondo... CeC 117.4

È meglio morire che peccare; meglio morire che frodare; meglio avere fame che mentire. Che tutti coloro che sono tentati respingano Satana con le parole: “Beato chiunque teme l’Eterno e cammina nelle sue vie. Allora mangerai della fatica delle tue mani, sarai felice e godrai prosperità”. Salmo 128:1,2 4T, 493-495 CeC 117.5