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Una Fonte Inesauribile Di Istruzione E Piacere, 28 agosto ESG 244

Dov'eri tu quando io gettavo le fondamenta della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza. Chi ha stabilito le sue dimensioni, se lo sai, o chi tracciò su di essa la corda per misurarla? Giobbe 38:4,5 ESG 244.1

Ad Adamo ed Eva fu affidata la cura del giardino, perché lo lavorassero e lo custodissero. Cfr. Genesi 2:15. Fu loro assegnata un’occupazione utile per fortificare il corpo, allargare la mente e sviluppare il carattere e ciò fu fonte di benedizione. Il libro della natura offriva una fonte inesauribile d’istruzione e di piacere. Ogni foglia del bosco, ogni pietra del monte, ogni stella splendente, la terra, il mare, il cielo, portavano scritto il nome, di Dio. Con la foglia, il fiore e l’albero e con ogni creatura vivente, gli abitanti dell’Eden mantenevano un contatto intimo, penetrando nel segreto della vita di ogni cosa. La gloria di Dio nei cicli, i mondi innumerevoli nelle loro ordinate rivoluzioni, “l’equilibrio delle nuvole” (Giobbe 37:16), i misteri della luce e del suono, del giorno e della notte, tutto era oggetto di studio da parte degli allievi della prima scuola della terra. Le leggi e i fenomeni della natura, i grandi princìpi di verità che governano l’universo spirituale, venivano rivelati alla loro mente dall’infinito Autore di tutte le cose. Nella “luce della conoscenza della gloria di Dio” (2 Corinzi 4:6), le loro facoltà mentali e spirituali si sviluppavano, ed essi sperimentavano le più grandi soddisfazioni della loro esistenza. Uscita dalla mano del Creatore, non solo il giardino d’Eden, ma la terra tutta, era immensamente bella: nessuna macchia di peccato, nessuna ombra di morte rovinava il creato. La gloria di Dio copriva “i cicli, e la terra era piena della sua lode” (Abacuc 3:3), “le stelle del mattino cantavano tutte assieme e tutti i figli di Dio alzavano gridi di gioia”. Giobbe 38:7. In questo modo la terra era il giusto simbolo di colui che è “ricco in bontà e fedeltà” (Esodo 34:6), argomento di studio adatto per coloro che erano stati fatti alla sua immagine. Il giardino d’Eden era una rappresentazione di quello che Dio voleva che diventasse tutta la terra; era suo proposito che la famiglia umana, a mano a mano che cresceva di numero, stabilisse altre dimore e scuole come quella che egli aveva fondato. Così, con il passare del tempo, la terra si sarebbe riempita di case e scuole dove si sarebbero studiate le parole e le opere di Dio, e dove gli studenti sarebbero stati formati in modo da riflettere sempre meglio, per l’eternità, la luce della conoscenza della sua gloria. Ed 21,22 ESG 244.2