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Dobbiamo Essere Cortesi Come Gesù, 25 novembre ESG 333

Infine siate tutti di una sola mente, compassionevoli, pieni di amor fraterno, misericordiosi e benevoli, non rendendo male per male od oltraggio per oltraggio ma, al contrario, benedite, sapendo che a questo siete stati chiamati, affinché ereditiate la benedizione. 1 Pietro 3:8,9 ESG 333.1

Coloro che lavorano per Cristo, devono essere puri, retti e degni di fiducia, avere un cuore tenero, essere compassionevoli e cortesi. C’è una grazia speciale nell’atteggiamento di coloro che sono veramente cortesi. Le parole gentili, lo sguardo dolce, un comportamento cortese, sono di valore inestimabile. I cristiani scortesi, a causa della loro trascuratezza nell’atteggiamento verso gli altri, dimostrano che non sono uniti a Cristo. È impossibile essere uniti a Cristo e nello stesso tempo essere scortesi. ESG 333.2

Ciò che Cristo era nella Sua vita su questa terra è come dovrebbe essere ogni vero cristiano. Egli è il nostro esempio, non solamente nella sua impeccabile purezza, ma nella Sua pazienza, nella Sua dolcezza, e nella Sua amabile predisposizione. Lui era fermo come una roccia in ciò che concerneva la verità e il dovere, ma era sempre buono e cortese. La Sua vita fu una perfetta illustrazione della vera cortesia. Aveva sempre uno sguardo buono e una parola di conforto per i bisognosi e gli oppressi. ESG 333.3

La Sua presenza introduceva un’atmosfera più pura nel focolare, e la sua vita era un fermento attivo tra gli elementi della società. Innocente e incorruttibile, camminava tra i trascurati, i rudi, gli scortesi, in mezzo ai pubblicani, agli arbitrari samaritani, i soldati pagani, i rozzi contadini, e la moltitudine mista. Aveva una parola di simpatia qui e un’altra parola lì quando vedeva gli uomini stanchi, e obbligati a portare pesanti pesi. Condivideva i loro pesi e ripeteva loro le lezioni che aveva imparato dalla natura riguardo l’amore, la bontà e l’amabilità di Dio. Cercava di ispirare la speranza nei più rozzi, dando loro la sicurezza che potevano diventare irreprensibili e innocenti, acquisire un carattere che li rendesse figli di Dio. ESG 333.4

L’amore di Cristo addolciva il cuore e levigava ogni durezza delle predisposizioni del carattere umano. Impariamo da Lui a unire un alto senso di purezza e integrità con un temperamento allegro. Un cristiano gentile e cortese è l’argomento più potente che si possa presentare in favore dell’Evangelo. RH, Aug. 20, 1959 ESG 333.5