Gesù conosce la situazione di ognuno. Forse sei un peccatore, un grande peccatore, ma quanto più lo sei, tanto più hai bisogno di Gesù. Egli non respinge mai un’anima addolorata e pentita. Egli non racconta a nessuno tutto ciò che potrebbe far conoscere, ma esorta ogni essere turbato ad avere coraggio. Perdona volentieri tutti coloro che si rivolgono a lui per implorare misericordia e riconciliazione. Gesù potrebbe ordinare agli angeli del cielo di versare la coppa della sua collera sul nostro mondo e distruggere i nemici di Dio. Potrebbe cancellare la macchia scura che questo mondo rappresenta nel suo universo, ma non lo fa. Accanto all’altare dei profumi, presenta a Dio le preghiere di coloro che invocano il suo aiuto. Gesù difende dalle accuse coloro che si rivolgono a lui in cerca di rifugio. Nessun uomo e nessun agente di Satana possono accusare queste anime. Gesù le unisce alla sua natura umana e divina. Esse sono accanto a Colui che ha preso su di sé i peccati dell’umanità e sono circondate dalla luce che viene emanata dal trono di Dio. “Chi accuserà gli eletti di Dio? Iddio è quel che li giustifica. Chi sarà quello che li condanna? Cristo Gesù è quel che è morto; e, più che questo, è risuscitato; ed è alla destra di Dio; ed anche intercede per noi”. Romani 8:33, 34. DA 568 TCS 163.1