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Una moglie passiva TCS 15

Se la moglie decide che è prerogativa del marito avere il pieno controllo del suo corpo e che plasmi la sua mente in modo che si adatti sotto ogni aspetto a quella del marito al punto da seguire il suo stesso modo di pensare, allora perderà la propria individualità, e la sua identità verrà assorbita in quella del marito. Diventerà una mera macchina che la volontà del marito muoverà e controllerà, una creatura manipolata a suo piacimento. Alla fine sarà lui che penserà per lei, deciderà per lei ed agirà per lei. Adottando una posizione passiva la moglie disonora Dio. La donna ha una responsabilità davanti a Dio, che è suo preciso dovere preservare. TCS 15.3

Quando la moglie rende al marito il controllo del suo corpo e della sua mente, adottando una posizione passiva davanti alla volontà di suo marito in tutto, sacrifica la sua coscienza, la dignità e persino l'identità. Essa perde l'opportunità di esercitare quella potente influenza per il bene che dovrebbe possedere per elevare suo marito. — RH, Sept. 26, 1899 TCS 15.4