Nel corso dei secoli la possibilità di accedere alle ricchezze e agli onori ha sempre costituito una minaccia all’umiltà e alla spiritualità. Quando un uomo ha successo o i suoi simili si esprimono favorevolmente nei suoi confronti egli è in grave pericolo. La prosperità spirituale può essere conservata nella misura in cui l’uomo sente di dipendere da Dio per l’acquisizione della saggezza e la perfezione del carattere. Coloro che sono coscienti di aver bisogno di dipendere da Dio sono generalmente coloro che dispongono di minori ricchezze od onori umani su cui appoggiarsi. CEC 104.1
È pericoloso affidare numerosi talenti a uno stesso uomo o esprimere parole di lode. Coloro che sono stati favoriti da Dio devono costantemente vigilare se non vogliono lasciarsi sopraffare e dominare dall’orgoglio. Chiunque ha numerosi sostenitori e riceve molti elogi dai suoi fratelli ha bisogno delle preghiere speciali di uomini di Dio per sfuggire al pericolo di cullarsi nella propria giustizia e nell’orgoglio spirituale. CEC 104.2
Un uomo simile non deve mai darsi troppe arie o comportarsi come un dittatore. Deve vigilare e pregare ricercando la gloria di Dio. Se le sue facoltà mentali vengono utilizzate per comprendere le cose invisibili e si impegna a contemplare la gioia della speranza che ha davanti a sé — i vantaggi della vita eterna — gli elogi degli uomini non susciteranno in lui l’orgoglio. E se in certe occasioni il nemico lo tenta, tramite l’adulazione e gli onori mondani, i suoi fratelli dovranno avvertirlo in tutta sincerità del pericolo che corre, perché se ha fiducia in sé si esporrà al rischio di commettere grossi errori e manifestare debolezze umane. (...) CEC 104.3