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Dio rivelato in Cristo OGM 225

In quanto persona Dio si è rivelato tramite il Figlio. Gesù, espressione della gloria del Padre “e impronta della sua essenza” (cfr. Ebrei 1:3), è venuto sulla terra come Salvatore personale e nello stesso modo è asceso al cielo. Sempre come Salvatore personale intercede in cielo. “Uno simile a un figlio d’uomo” (cfr. Apocalisse 1:13) opera in nostro favore davanti al trono di Dio. OGM 225.7

Il Cristo, la luce del mondo, offuscò volutamente l’abbagliante splendore della sua divinità e venne a vivere da uomo fra gli uomini perché potessero conoscere il loro Creatore. Da quando il peccato aveva creato una barriera fra l’uomo e Dio nessun essere umano aveva mai visto l’Eterno, se non tramite la sua manifestazione in Gesù Cristo. “Io e il Padre siamo uno” (Giovanni 10:30) dichiarò il Cristo. “...Nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo”. Matteo 11:27. OGM 225.8

Il Cristo è venuto a insegnare agli uomini quello che il Signore desidera che conoscano. Vediamo l’intervento di Dio nei cieli, sulla terra e nell’ampia distesa del mare. OGM 226.1

Tutto il creato esprime la sua potenza, la sua saggezza e il suo amore. Ciò che il Cristo ha rivelato della sua persona non può essere conosciuto tramite le stelle, gli oceani o le cascate dei fiumi. Dio sapeva che per manifestare il suo carattere e la sua personalità era necessaria una rivelazione più chiara di quella che si ha tramite la natura. Inviò il Figlio nel mondo affinché l’uomo, pur con certi limiti, riuscisse a percepire l’essenza e le prerogative del Dio invisibile. OGM 226.2