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La rinuncia di sé OGM 246

Il maggior pericolo per l’uomo è non rendersi conto del proprio stato spirituale, il suo senso di sufficienza e la separazione da Dio, fonte della sua forza. Le nostre tendenze naturali, se non sono orientate dallo Spirito Santo, ci portano verso la morte spirituale. Se non siamo strettamente uniti a Dio non potremo resistere agli effetti dell’indulgenza, dell’egoismo e della tentazione a peccare. OGM 246.6

Per ricevere l’aiuto del Cristo dobbiamo renderci conto dei nostri bisogni e dei nostri limiti. Il Cristo può salvare soltanto colui che si riconosce peccatore. Solo se prenderemo coscienza della nostra incapacità e smetteremo di avere fiducia in noi stessi potremo contare sulla potenza divina. Non dobbiamo rinunciare a noi stessi solo all’inizio della nostra esperienza cristiana. Questa rinuncia deve rinnovarsi a ogni passo che facciamo in direzione del Regno di Dio. Tutte le azioni positive dipendono da una potenza che non è la nostra e quindi dobbiamo contare sempre sull’aiuto del Signore, confessando con convinzione i nostri peccati e umiliandoci davanti a lui. Siamo circondati da pericoli e saremo al sicuro soltanto rendendoci conto della nostra debolezza e se attraverso la fede conteremo sulla potenza del nostro Liberatore. OGM 246.7