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Ingratitudine verso i genitori FC 148

È possibile che i figli diventino indifferenti ai bisogni dei genitori? Non dovranno cercare spontaneamente di evitare loro ogni sorta di preoccupazione vegliando con sollecitudine, attenzione e devozione costanti? Come possono non considerare un privilegio fare dei loro ultimi giorni i momenti più dolci della loro esistenza? Un figlio (o una figlia) come può pensare che degli estranei si occupino di suo padre e di sua madre? Anche se la madre non è credente o se ha un carattere sgradevole, ciò non dispensa il figlio dal prendersene cura, come Dio gli chiede.4The Review and Herald, 15 novembre 1892. FC 148.4