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Le nostre parole, un sostegno per gli altri MG 296

I cristiani parlano troppo poco delle loro preziose esperienze. Abusiamo della facoltà della parola disonorando l’opera di Dio. Le nostre parole evidenziano quanto sia corrotto il nostro essere, il nostro cuore rivela l’invidia, il sospetto e l’egoismo che nutriamo. Molti fra coloro che invocano il nome del Cristo nutrono cattivi pensieri e giudicano male gli altri. È raro sentirli parlare della bontà, della misericordia e dell’amore che Dio ha manifestato donando suo Figlio al mondo. In cambio di quello che ha fatto per noi, non pensate che dovremmo esprimere amore e gratitudine? Nella nostra esperienza cristiana, non dovremmo rivolgere agli altri parole di incoraggiamento? Se davvero amiamo il Cristo, lo glorificheremo con le nostre parole. Spesso le espressioni di lode e di gratitudine nei confronti di Dio hanno l’effetto di convertire degli atei. — The Review and Herald, 25 gennaio 1898. MG 296.3