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La Vittoria Di Cristo - Contents
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    11 settembre, Gesù, L’agnello Di Dio Ha Preso Su Di Sé I Nostri Peccati

    Or venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva sacrificare la Pasqua. E Gesù mandò Pietro e Giovanni, dicendo: Andate e preparate la Pasqua per noi, affinché la possiamo mangiare. Luca 22:7,8VC 260.1

    Gesù mandò avanti Pietro e Giovanni per preparare la cena di Pasqua. Egli disse loro: Ecco, quando entrerete in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d’acqua; seguitelo nella casa dove entrerà. Dite quindi al padrone di casa: “Il Maestro ti manda a dire: Dov’è la sala, nella quale posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. (Luca 22:10,11) Cristo volle evitare qualsiasi movimento da parte di Giuda, traditore, prima della cena di Pasqua. Per coloro che vivevano nella metropoli, era la consuetudine di avere gli ospiti per celebrare la Pasqua insieme. Il messaggio aveva un tono di comando. A noi potrebbe sembrare, che il tono usato da Gesù a questi due Galilei, potrebbe suonare come sconveniente. Ma come Gesù aveva previsto, queste circostante erano accadute. I discepoli incontrarono un uomo con la brocca, lo seguirono ed entrarono in casa, ed egli ripeté loro il messaggio del Maestro. E là dove entrerà, dite al padron di casa: Il Maestro chiede: Dov’è la stanza in cui mangerò la Pasqua con i miei discepoli? Egli allora vi mostrerà una grande sala di sopra arredata e pronta; là apparecchiate per noi.VC 260.2

    (Marco 14:13) Era l’ultima Pasqua che Gesù avrebbe tenuto con i Suoi discepoli. Sapeva che la Sua ora era venuta; Egli stesso era il vero Agnello pasquale, e nel giorno di Pasqua doveva essere sacrificato. Sapeva che le circostanze connesse a questa occasione non sarebbero mai state dimenticate dai Suoi discepoli. Mentre erano riuniti intorno alla tavola, Gesù disse con tristezza: Ho vivamente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi, prima di soffrire, poiché io vi dico che non la mangerò più, finché sia compiuta nel regno di Dio... In quell’ultima sera Gesù aveva molte cose da dire ai dodici. Se fossero stati pronti a ricevere interamente il Suo messaggio, si sarebbero risparmiati angosce, delusioni e sfiducia. Ma Gesù si rese conto che non erano ancora in grado di sopportare tutto quello che voleva dire loro. Così, dopo averli guardati, molte parole di rimprovero e di conforto si fermarono sulle Sue labbra. Vi furono momenti di silenzio in cui pareva che Gesù stesse aspettando qualcosa, e i discepoli si trovavano a disagio... I discepoli non avevano rinunciato all’idea secondo cui Gesù avrebbe manifestato la Sua potenza e si sarebbe impadronito del trono di Davide. Ognuno di loro desiderava occupare in quel regno il posto più importante. Manuscript 106, 1903.VC 260.3

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