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Contemplare La Vita Di Cristo - Contents
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    Dominio universale della legge, 2 maggio

    All’Eterno appartiene la terra e tutto ciò che è in essa, il mondo e i suoi abitanti. Poiché egli l’ha fondata sui mari e l’ha stabilita sui fiumi.CC 132.1

    Salmo 24:1,2CC 132.2

    Su tutte le cose create si vede l’impronta della Divinità: la natura testimonia il creato di Dio. La mente sensibile, messa in contatto col miracolo e col mistero dell’universo, non può fare a meno di riconoscere l’opera di una potenza infinita. Infatti, non è per energia propria che la terra offre i suoi doni e che prosegue di anno in anno il suo moto attorno del sole:Una mano invisibile guida i pianeti nel loro circuito celeste. Una vita misteriosa pervade tutta la natura: - essa sostiene innumerevoli mondi nell’immensità, vive nel minuscolo insetto che volteggia nella brezza estiva; dà ali alla rondine e cibo ai piccoli del corvo che gridano: fa sbocciare i fiori e maturare i frutti.CC 132.3

    La stessa potenza che sostiene la natura agisce nell’uomo,e le stesse grandi leggi che dirigono la stella e l’atomo controllano anche la vita umana. Le leggi che guidano i battiti del cuore regolano l’afflusso della corrente della vita nel corpo., sono le leggi dell’intelligenza infinita e hanno la loro giurisdizione anche sull’anima. La vita procede da Dio e può trovare la sua vera sfera di azione solo in armonia con Dio. La condizione è,del resto,la stessa per tutti gli oggetti della sua creazione: la vita si regge grazie alla vita che deriva dall’Eterno e deve svolgersi in armonia con la volontà del Creatore. Trasgredire la sua legge nel campo fisico, in quello mentale o in quello morale significa uscire dall’armonia universale e determinare discordia, anarchia e rovina.CC 132.4

    A chi impara a così interpretare i suoi insegnamenti, tutta la natura appare sotto una nuova luce: il mondo diventa un libro di studio e la vita una scuola. L’unità dell’uomo con la natura e con Dio, l’universale dominio della legge, i risultati della trasgressione, non possono fare a meno di agire sulla mente e di trasformare il carattere. Sono queste le lezioni che i nostri figli devono imparare da bambini. Al bambino che non può ancora imparare dalla pagina stampata o accedere all’aula scolastica, la natura offre una sorgente inesauribile di lezioni e di delizie. Il cuore,non ancora indurito dal contatto col male, facilmente riconoscerà la presenza che pervade tutte le cose create.CC 132.5

    Non c’è altro mezzo per gettare la base salda e sicura di una vera educazione. Nondimeno il fanciullo, nel contatto con la natura, troverà motivi di perplessità. Egli non potrà fare a meno di riconoscere l’azione di forze antagonistiche. È qui che la natura ha bisogno di un interprete. Tutti, vedendo il male manifesto anche nel mondo naturale,devono imparare la dolorosa lezione: Un nemico ha fatto questo.CC 132.6

    Insegnamento della natura può essere letto bene solo alla luce che si sprigiona dal Calvario.CC 132.7

    Education, pp. 99-101CC 132.8

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