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Contemplare La Vita Di Cristo - Contents
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    Grandi verità tramandate da padre al figlio, 27 giugno

    (Il re) lo fece signore della sua casa e governatore sopra tutti i suoi beni, per legare i suoi principi a suo giudizio e insegnare ai suoi anziani la sapienza.CC 188.1

    Salmo 105:21,22CC 188.2

    Giuseppe nella sua infanzia, aveva imparato ad amare e a temere Iddio. Spesso, nella tenda del padre, sotto le stelle di Siria, aveva udito il racconto della visione notturna di Betel, della scala fra il cielo e la terra, degli angeli che salivano e scendevano, di Colui che dal suo trono eccelso si era rivelato a Giacobbe. Aveva udito il racconto della lotta sull’Iabboc, quando Giacobbe, rinunciando al peccato, si era eretto vincitore e aveva ricevuto il titolo di principe di Dio.CC 188.3

    Quando da giovane ragazzo pascolava le greggi paterne, la vita pura e semplice che menava aveva favorito in lui lo sviluppo delle energie fisiche e mentali. Dalla comunione con Dio attraverso la natura e dello studio delle grandi verità trasmesse come sacro deposito di padre in figlio, egli aveva acquistato vigore di mente e saldezza di principi.CC 188.4

    Nella crisi della sua vita, durante quel tremendo viaggio dalla casa paterna in Canaan alla schiavitù di Egitto, nel guardare forse per la prima volta le colline che nascondevano le tende della sua famiglia, Giuseppe pensò all’Iddio di suo padre. Ricordò le lezioni udite da bambino, e la sua anima fremette. Sorse così in lui la determinazione di rimanere fedele e di agire come si conviene a un suddito del re dei cielo.CC 188.5

    Nell’amara schiavitù in terra straniera, in mezzo ai vizi di un culto pagano, circondato dalle attrattive della ricchezza,della cultura e del falso regale, Giuseppe rimase saldo. Egli aveva imparato una lezione di ubbidienza al dovere. Fedele in ogni situazione della vita, dalla più umile alla più elevata,egli si preparò per il servizio supremo.CC 188.6

    Quando fu chiamato alla corte, Faraone lo fece signore della sua casa e governatore sopra tutti i suoi beni, per legare i suoi principi a suo giudizio e insegnare ai suoi anziani la sapienza. (Salmo 105:22) Fedeltà nel Dio invisibile era l’ancora di Giuseppe, e da Lui egli trae il suo potere. Le sue braccia e le sue mani sono state rinforzate dalle mani dell’Iddio Potente. (Genesi 49:24)CC 188.7

    Giuseppe e Daniele si sono dimostrati fedeli ai principi della loro formazione iniziale, fedeli a Colui di cui erano rappresentanti.CC 188.8

    Education, pp. 52-57CC 188.9

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