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Contemplare La Vita Di Cristo - Contents
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    Cristo la sorgente della grazia, 31 gennaio

    In lui abita corporalmente tutta la pienezza della DeitàCC 42.1

    Colossesi 2:9CC 42.2

    Con la Sua umanità Cristo si è unito agli uomini, mentre con la Sua divinità siede sul trono di Dio. Come Figlio dell’uomo ci ha dato un esempio di ubbidienza; come Figlio di Dio ci rende capaci di ubbidire.CC 42.3

    Abbassandosi per diventare uomo, Cristo ha manifestato un carattere opposto a quello di Satana.CC 42.4

    Gesù è stato trattato come noi meritiamo, affinché possiamo ricevere il trattamento che egli merita. Egli è stato condannato per i nostri peccati, senza avervi partecipato, affinché potessimo ottenere la giustificazione in virtù della sua giustizia, senza avervi preso parte. Egli subì la morte che era nostra, affinché potessimo ricevere la vita che era Sua. Mediante le Sue lividure noi siamo stati guariti.CC 42.5

    Con la Sua vita e con la sua morte, Cristo ha più che rimediato al danno prodotto dal peccato. L’obiettivo di Satana era creare una separazione eterna fra Dio e l’uomo; ma in Cristo non possiamo unirci a Dio più intimamente di come avremmo potuto fare se non fossimo mai caduti. Prendendo la nostra natura, il Salvatore ha attratto a sé l’umanità con un legame che non potrà mai essere infranto. Per tutta l’eternità rimarrà unito a noi. Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il Suo unigenito Figlio. (Giovanni 3:16) Egli lo ha scelto non solo per portare i nostri peccati e per morire come nostro sacrificio, ma lo ha offerto alla stirpe umana decaduta. Dio ha dato il Suo unigenito Figlio come prova della Sua immutabile intenzione riconciliatrice, per farlo entrare nella famiglia umana e fargli conservare in eterno la natura umana. E questa la garanzia che Dio adempirà la Sua Parola. Dio ha adottato la natura umana nella persona del Figlio e l’ha portata in cielo. È il Figlio dell’uomo che condivide il trono dell’universo. È lui che sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace. L’Io sono, nell’atto in cui li riconcilia, è il mediatore fra Dio e l’umanità. Egli, che è santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori, non si vergogna di chiamarci fratelli. In Cristo la famiglia della terra e quella del cielo si riuniscono. Cristo nella gloria è nostro fratello. Il cielo è compreso nell’umanità, e l’umanità è racchiusa nell’amore infinito. Il governo di Dio è riconosciuto giusto grazie all’opera redentrice di Cristo. L’Onnipotente è presentato come Dio d’amore. Le accuse di Satana sono confutate e il suo carattere è svelato. La ribellione non scoppierà un’altra volta; il peccato non più riapparirà nell’universo. L’opera della redenzione sarà completata. Il nostro piccolo mondo contaminato dal peccato, unica macchia nella gloriosa creazione divina, sarà onorato in tutti gli altri mondi dell’universo.CC 42.6

    The Desire of Ages, pp.24-26CC 42.7

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