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Contemplare La Vita Di Cristo - Contents
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    I redenti cantano, “degno è l’Agnello”, 26 dicembre

    Date loro un diadema invece della cenere, l’olio della gioia invece del lutto, il manto della lode invece di uno spirito abbattuto... per la sua gloria.CC 370.1

    Isaia 61:3CC 370.2

    Morirono a milioni coperti d’infamia, perché avevano rifiutato con fermezza di cedere alle lusinghe ingannevoli di Satana... Ma ora Dio stesso sta per giudicare... (Salmo 50:6) Essi non sono più deboli, affitti, dispersi e oppressi. D’ora in poi saranno sempre con il Signore. Essi sono davanti al trono, rivestiti di abiti più ricchi di quelli indossati dagli uomini più importanti della terra; portano diademi più preziosi di quelli dei re terreni. I giorni del dolore e del pianto sono finiti per sempre. Il Re della gloria ha asciugato le lacrime da ogni volto e ogni motivo di tristezza è stato eliminato. Agitando rami di palma, essi cantano un inno di lode, chiaro, dolce e armonioso. Ogni voce si unisce alla loro e nel cielo si diffondono le potenti note dell’inno: La salvezza appartiene all’Iddio nostro il quale siede sul trono, e all’Agnello. Tutti gli abitanti del cielo fanno eco dicendo: Amen! La benedizione, la gloria, la sapienza, il ringraziamento, l’onore, la potenza e la forza appartengono al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen! (Apocalisse 7:10,12)CC 370.3

    In questa vita abbiamo soltanto una comprensione parziale del tema meraviglioso della redenzione. La nostra limitata intelligenza può considerare con la più profonda attenzione l’infamia e la gloria, la vita e la morte, la giustizia e la misericordia che s’incontrano alla croce, ma nonostante il massimo impegno delle nostre facoltà mentali, non riusciamo ad afferrare il pieno significato. Essa comprende solo in maniera imperfetta la lunghezza e la larghezza, la profondità e l’altezza dell’amore del Redentore. I salvati non capiranno perfettamente il piano della redenzione neppure quando vedranno come sono stati visti e conosceranno come sono stati conosciuti; ma nell’eternità nuove verità verranno rivelate alla loro mente meravigliata e rapita.CC 370.4

    Sebbene i dolori, le angosce e le tentazioni di questa terra non esistano più e ne sia stata eliminata la causa, il popolo di Dio avrà sempre un’esatta e intelligente nozione del prezzo della sua salvezza... Quando i redenti contempleranno l’eterna gloria del Padre che risplende sul viso del Salvatore, quando vedranno il Suo trono ce di eternità in eternità non avrà mai fine, allora intoneranno il canto: Degno è l’Agnello che è stato ucciso e che ci ha riscattati col il Suo prezioso sangue..CC 370.5

    Il mistero della croce spiega tutti gli altri misteri. Alla luce che scaturisce dal Calvario, il carattere di Dio che ci aveva riempito di timore e di spavento, ci apparirà in tutta la sua bellezza. In Dio, la misericordia, la tenerezza e l’amore paterno si ritrovano uniti alla santità, alla giustizia e alla potenza. Nel contemplare la maestà del Suo trono, alto ed eccelso, si nota l’amore che determina il Suo carattere e si comprende, come mai prima, la porta di quel nome affettuoso “Padre Nostro”.CC 370.6

    The Great Controversy, pp. 650-652CC 370.7

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