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Nei Luoghi Celesti - Contents
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    La gloria del mondo futuro, 25 dicembre

    Dall’antichità nessuno aveva mai sentito né orecchio udito né occhio visto alcun DIO all’ infuori di te, che agisce per chi spera in lui. Isaia 64:4LC 377.1

    Molti hanno intenzione di infiltrarsi nelle glorie del mondo futuro allo scopo di divulgare i segreti dei misteri eterni... ma bussano invano. Ciò che è stato rivelato è per il popolo di Dio e i Suoi figli... Il grande Rivelatore ha aperto le nostre menti per molte cose essenziali al fine di capire le attrazioni celesti e ricevere la ricompensa. Gli sviluppi in riferimento alle cose celesti, sono di un carattere che solo la mente spirituale può apprezzare. L’immaginazione può fare sì che i suoi poteri possano dipingere le glorie del cielo, ma le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d’uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano (1 Corinzi 2:9) .LC 377.2

    Le intelligenze celesti sono tutte intorno a noi... Gli angeli della luce creano un’atmosfera celeste sull’anima, ci sollevano verso l’invisibile e l’eterno. Non possiamo vedere le loro forme con la nostra visione naturale finita, solo con la visione spirituale possiamo discernere le cose celesti. Solo l’orecchio spirituale può distinguere l’armonia delle voci celesti. Non è nel piano di Cristo suscitare emozioni di ordine mondano... Egli presenta in modo sufficiente sé stesso, la Sua via, la Sua Verità e la Sua vita, come unico mezzo per ottenere la salvezza. Tutto il resto non ci serve più...LC 377.3

    Egli può portare l’anima umana alla soglia del cielo, perché attraverso la porta aperta possiamo vedere la Sua gloria che inonda e brilla e inonda il santuario celeste; ma se lo vogliamo davvero vedere, lo possiamo fare solo per fede e non attraverso gli occhi naturali finiti. Non dimentichiamo che siamo Suoi agenti umani, e che svolgiamo le opere di Dio in un mondo totalmente sconvolto e distrutto dalla maledizione. È su questo mondo che è scesa l’oscurità morale come feretro della morte, dove l’oscurità copre sia la terra sia il popolo. È per questa ragione che dobbiamo camminare nella luce del cielo. Letter 30 1893 LC 377.4

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