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Conflitto E Coraggio - Contents
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    L’inno Di Mosè E L’agnello, 28 marzo

    L’Eterno è la mia forza e il mio cantico, ed è stato la mia salvezza. Questo è il mio Dio, io lo glorificherò; è il DIO di mio padre, io lo esalterò. Esodo 15:2CeC 91.1

    Il mattino seguente, gli israeliti videro ciò che era rimasto dei loro potenti nemici: solo cadaveri, che il mare aveva sospinto sulla spiaggia. Quella notte erano stati liberati per sempre da un terribile pericolo....CeC 91.2

    Quella folla, così numerosa e inerme — schiavi che non avevano mai preso in mano le armi, donne, bambini, tutto il bestiame schiacciati tra il mare e il potente esercito egiziano — aveva visto aprirsi una via in mezzo alle acque e aveva assistito alla sconfitta degli oppressori, proprio nel momento in cui pensavano di trionfare. Gli ebrei manifestarono con canti di lode la loro gratitudine e la loro fede in colui che li aveva liberati in modo così miracoloso, unicamente attraverso la sua potenza. Mosè grazie allo Spirito di Dio guidò il popolo nel canto di un trionfale inno di ringraziamento, uno degli inni più antichi e sublimi mai conosciuti...CeC 91.3

    Il canto fu ricordato attraverso i secoli dai profeti e dai cantori d’Israele, a confermare la fiducia in un Dio che protegge e libera coloro che confidano in lui. Esso preannuncia la distruzione di tutti i nemici della giustizia e la vittoria finale del popolo di Dio. Il profeta di Patmos contemplò la grande folla vestita di bianco che aveva “ottenuta vittoria” e che stava “in piè sul mare di vetro avendo delle arpe di Dio” e cantava “il cantico di Mosè, servitore di Dio, e il cantico dell’Agnello”. Apocalisse 15:2,3CeC 91.4

    Liberandoci dalla schiavitù del peccato, Dio è intervenuto in nostro favore con una potenza ancora maggiore di quella usata per salvare gli ebrei presso il mar Rosso. Per questo motivo noi, come gli israeliti, dovremmo lodare Dio con tutto il nostro essere, per ciò che di meraviglioso Egli ha compiuto per noi. Coloro che riflettono sulla grande bontà di Dio, senza dimenticare neppure il più piccolo dei suoi doni, saranno realmente felici e innalzeranno al Signore canti di gioia. CeC 91.5

    Dovremmo ringraziare Dio continuamente per le benedizioni che ci offre ogni giorno e soprattutto per avere permesso il sacrificio del Cristo, che ci ha assicurato la felicità e la salvezza eterne. PP 188,189CeC 91.6

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