Servite gli uni gli altri per mezzo dell’amore. Galati 5:13 AN 182.1
L’amore è la corda di seta che lega i cuori insieme. Non dobbiamo mai considerarci come uno modello per gli altri. Finché pensiamo solo a noi stessi e a ciò che ci aspettiamo dagli altri, sarà impossibile fare il nostro lavoro di salvezza delle anime. Quando Cristo prende possesso dei nostri cuori non ci concentriamo più sul nostro l’io e sulle nostre preferenze. Gesù ha espresso uno straordinario rispetto per la vita umana durante la Sua missione su questa terra. Egli non si presentò come un re, pretendendo di ricevere le migliori attenzioni, riverenza, essere servito, ma come uno che ha voluto servire ed elevare l’umanità. Ovunque Cristo incontrava un essere umano, vedeva un essere che aveva bisogno di simpatia umana. Molti di noi sono disposti a servire solo quelli che onoriamo, mentre gli altri li trattiamo con freddezza, nel modo scortese ed egoistico... Dobbiamo imparare la grande lezione del perdono... Il più grande torto che possiamo fare agli altri è quello di non perdonare poiché pensiamo che siamo stati offesi in qualche modo senza ragione. Questo è un atteggiamento pericoloso per un cristiano, perché nel modo in cui egli tratta i suoi fratelli, nello stesso modo il Signore lo tratterà. Abbiamo bisogno di avere opinioni più alte e più distinte del carattere di Cristo. Non dobbiamo pensare a Dio solo come a un giudice e dimenticarlo come un Padre amorevole. Nulla può fare più male alle nostre anime di questo, poiché tutta la nostra vita spirituale è plasmata dalle nostre concezioni sul carattere di Dio. Abbiamo bisogno ancora di imparare una grande lezione riguardo all’amore di Gesù. MS 35, 1886 “Siate dunque imitatori di Dio, come figli carissimi, e camminate nell’amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato sé stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave”. Efesini 5:1,2 Questa è la grandezza dell’amore che ci è stato richiesto di raggiungere. E la consistenza di questo amore non si basa sull’egoismo. MS 1, 1899 AN 182.2