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Le vere motivazioni per il servizio MG 156

Molti individui dichiarano di essere cristiani, ma in realtà non sono uniti al Cristo. Il loro spirito e la loro vita quotidiana dimostrano che il Cristo, la speranza della gloria, non vive in loro. Sono persone su cui non si può contare, a cui non si può affidare una responsabilità. La loro maggiore preoccupazione è ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Il termine “collaboratore” si deve applicare a ogni essere umano. Siamo tutti collaboratori, infatti, e faremmo bene a valutare con attenzione le nostre abitudini. Siamo fedeli o infedeli? MG 156.2

Abitualmente ogni operaio tende a dare il massimo? O, piuttosto, tendiamo a sbrigare il lavoro il più velocemente possibile, nel modo meno complicato, solo per ricevere il salario con il minor dispendio possibile di energie? In questo caso, l’unico obiettivo è il guadagno e non importa la qualità della prestazione professionale. MG 156.3

Coloro che dicono di essere collaboratori del Cristo non dovrebbero dimenticare le raccomandazioni dell’apostolo Paolo: “Voi schiavi, ubbidite in tutto ai vostri padroni di questo mondo: comportatevi con sincerità e agite per amore del Signore. Non servite i vostri padroni per far piacere a loro quando vi vedono. Quel che fate, qualunque cosa sia, fatelo volentieri, come per il Signore, e non per gli uomini. Voi sapete che la vostra ricompensa è l’eredità che riceverete dal Signore. Perciò siate servitori di Cristo, che è il vero padrone. Chi invece fa il male dovrà subire le conseguenze delle sue azioni, chiunque sia; perché Dio non fa preferenze per nessuno”. Colossesi 3:22-25. MG 156.4

Coloro che, quando lavorano, devono essere continuamente sorvegliati, scopriranno che la loro attività non sarà valutata positivamente dagli uomini e dagli angeli. Per avere successo nel lavoro occorre conoscere profondamente il Cristo. Questa conoscenza svilupperà sani principi, uno spirito nobile e altruista come quello del Salvatore che diciamo di servire. Fedeltà, economia, senso di responsabilità, precisione: il nostro lavoro deve essere caratterizzato da tutti questi elementi, ovunque noi siamo: in cucina, in un laboratorio, in ufficio, in ospedale, in una scuola, in un settore qualsiasi dell’opera del Signore. “Chi è fedele in cose di poco conto è fedele anche nelle cose importanti. Al contrario, chi è disonesto nelle piccole cose è disonesto anche nelle cose importanti”. Luca 16:10. — The Review and Herald, 22 settembre 1891. MG 157.1