Loading...
Larger font
Smaller font
Copy
Print
Contents
Messaggio ai giovani - Contents
  • Results
  • Related
  • Featured
No results found for: "".
  • Weighted Relevancy
  • Content Sequence
  • Relevancy
  • Earliest First
  • Latest First
    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents

    Le vere motivazioni per il servizio

    Molti individui dichiarano di essere cristiani, ma in realtà non sono uniti al Cristo. Il loro spirito e la loro vita quotidiana dimostrano che il Cristo, la speranza della gloria, non vive in loro. Sono persone su cui non si può contare, a cui non si può affidare una responsabilità. La loro maggiore preoccupazione è ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Il termine “collaboratore” si deve applicare a ogni essere umano. Siamo tutti collaboratori, infatti, e faremmo bene a valutare con attenzione le nostre abitudini. Siamo fedeli o infedeli?MG 156.2

    Abitualmente ogni operaio tende a dare il massimo? O, piuttosto, tendiamo a sbrigare il lavoro il più velocemente possibile, nel modo meno complicato, solo per ricevere il salario con il minor dispendio possibile di energie? In questo caso, l’unico obiettivo è il guadagno e non importa la qualità della prestazione professionale.MG 156.3

    Coloro che dicono di essere collaboratori del Cristo non dovrebbero dimenticare le raccomandazioni dell’apostolo Paolo: “Voi schiavi, ubbidite in tutto ai vostri padroni di questo mondo: comportatevi con sincerità e agite per amore del Signore. Non servite i vostri padroni per far piacere a loro quando vi vedono. Quel che fate, qualunque cosa sia, fatelo volentieri, come per il Signore, e non per gli uomini. Voi sapete che la vostra ricompensa è l’eredità che riceverete dal Signore. Perciò siate servitori di Cristo, che è il vero padrone. Chi invece fa il male dovrà subire le conseguenze delle sue azioni, chiunque sia; perché Dio non fa preferenze per nessuno”. Colossesi 3:22-25.MG 156.4

    Coloro che, quando lavorano, devono essere continuamente sorvegliati, scopriranno che la loro attività non sarà valutata positivamente dagli uomini e dagli angeli. Per avere successo nel lavoro occorre conoscere profondamente il Cristo. Questa conoscenza svilupperà sani principi, uno spirito nobile e altruista come quello del Salvatore che diciamo di servire. Fedeltà, economia, senso di responsabilità, precisione: il nostro lavoro deve essere caratterizzato da tutti questi elementi, ovunque noi siamo: in cucina, in un laboratorio, in ufficio, in ospedale, in una scuola, in un settore qualsiasi dell’opera del Signore. “Chi è fedele in cose di poco conto è fedele anche nelle cose importanti. Al contrario, chi è disonesto nelle piccole cose è disonesto anche nelle cose importanti”. Luca 16:10. — The Review and Herald, 22 settembre 1891.MG 157.1

    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents