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Stupenda Grazia Di Dio - Contents
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    Guardate a Cristo e vivrete, 3 novembre

    E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Giovanni 3:14, 15SGD 311.1

    «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figliuol dell’uomo sia innalzato, affinché... chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna» (Giovanni 3:14,15). L’innalzamento del serpente di bronzo (Numeri 21: 4-9) è stato quello di insegnare a Israele una lezione importante. Nessuno poteva contrastare gli effetti del veleno: solo Dio aveva il potere di guarire. Gli israeliti dovevano semplicemente dimostrare di aver fiducia nel rimedio indicato dal Signore: uno sguardo verso il serpente sarebbe stato sufficiente a salvarli. Guardare l’immagine di rame era un atto di fede che Dio avrebbe accettato. Gli ebrei sapevano che il serpente non aveva nessun potere miracoloso: era un simbolo del Cristo. Nel gesto con cui avveniva la guarigione era rappresentata concretamente la necessità di avere fede nel valore del sacrificio del Figlio di Dio. Prima di allora, molti avevano portato le loro offerte a Dio perché convinti che quel rituale costituisse di per sé un’espiazione delle colpe: non avevano mai creduto nel Redentore futuro, di cui le offerte erano un simbolo. Il Signore voleva ora insegnare che le offerte, così come il serpente di rame, non avevano nessuna virtù intrinseca: erano solo un mezzo per rivolgere le loro menti verso il Cristo, il grande sacrificio offerto per il peccato. SGD 311.2

    Gli israeliti si salvarono rivolgendo lo sguardo verso il serpente, issato in alto; il loro era un atto di fede. Si salvarono perché credettero nelle parole di Dio ed ebbero fiducia nel rimedio che egli aveva offerto per la loro guarigione. Allo stesso modo, chi ha sbagliato può cogliere l’esempio del Cristo e vivere; se avrà fede nel sacrificio liberatore di Gesù, sarà perdonato. A differenza del simbolo del serpente, che era inerte e privo di vita, il Cristo possiede in sé la potenza necessaria per guarire il colpevole pentito…SGD 311.3

    Anche se il peccatore non può salvare sé stesso, deve fare qualcosa per assicurarsi la salvezza. Infatti il Cristo dice: Colui che viene a me io non lo caccerò fuori. (Giovanni 6:37) Dobbiamo andare verso di Lui; quando ci pentiamo delle nostre colpe, dobbiamo credere che Egli ci accetta e ci perdona. La fede è un dono di Dio, ma noi possiamo svilupparla. Essa è la mano che permette all’uomo di afferrare la grazia e la misericordia che Dio offre… Gesù ha promesso che salverà tutti coloro che vanno a Lui. Milioni di persone bisognose di aiuto potranno respingere il sostegno del Cristo, ma Egli non abbandonerà alla morte chi ha fiducia nel Suo potere.4SGD 311.4

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