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Come Conoscere Meglio Il Signore - Contents
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    Chi è il nostro amico?, 29 ottobre

    Non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. Giacomo 4:4CMS 316.1

    La Sacra Scrittura fornisce prove abbondanti del fatto che chiunque si unisce al Signore perde il favore e l’amicizia del mondo; o chiunque si unisce al mondo, riceve i suoi favori e sostegno, ma si allontana da Dio. Il Signore Stesso ha alzato un muro di separazione tra le cose del mondo e le cose che Egli ha scelto nel mondo per santificarle. Ma il mondo non riconoscerà questa distinzione. Ma poiché Dio ha fatto questa separazione, Lui la farà esistere. Sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento, il Signore ha chiamato il Suo popolo a separarsi dal mondo nello spirito, nella ricerca e nella pratica, per essere una nazione santa, un popolo particolare, affinché potesse lodare Colui che li ha chiamati dalle tenebre alla Sua meravigliosa luce. L’est non è più lontano dall’ovest di quanto lo siano i figli della luce, nelle abitudini, nelle pratiche e nello spirito, dai figli delle tenebre. Questa distinzione è più marcata, più decisa in prossimità della fine del tempo. Esiste un modo di essere chiamato “amore”, che ci insegna a lodare e a fare complimenti ai nostri colleghi ma non ad avvertirli fedelmente dei loro pericoli e non a consigliarli per il loro bene. Questo tipo di “amore” non viene dal cielo. Le nostre parole ed azioni dovrebbero essere espresse in modo serio e sincero, specialmente verso coloro che stanno trascurando la salvezza personale... Se ci uniamo a loro con leggerezza, con le futilità, nella ricerca del piacere o a qualche altro passatempo che bandisce la solennità dalla loro mente, stiamo costantemente dicendo loro col nostro esempio, “pace, pace; non ti turbare. Non c’è nessun motivo per allarmarsi.” Questo è come dire al peccatore, “le cose ti andranno bene [sarai felice]”. Se professiamo di essere figli e figlie di Dio, dovremmo perseguire un tale approccio verso l’incredulo, affinché le nostre anime siano libere dal loro sangue quando le incontreremo nel grande giorno della resa dei conti finale. RH, Jan 8, 1884CMS 316.2

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