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    23 - PREGARE PER IL PERDONO

    La preghiera per chiedere il perdono ha sempre una risposta immediata — Quando noi chiediamo a Dio dei beni terreni, la risposta può ritardare, e può accadere che Dio ci conceda qualcosa di diverso; ma non è così quando chiediamo la liberazione dal peccato. Dio vuole purificarci dal peccato, farci suoi figli, renderci capaci di vivere una vita santa. Cristo ha dato sé stesso per i nostri peccati, per sottrarci al presente secolo malvagio, secondo la volontà del nostro Dio Padre. (Galati 1:4)LP 248.1

    Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualcosa secondo la sua volontà, Egli ci esaudisce. Se sappiamo che Egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di avere le cose che gli abbiamo chieste. (1 Giovanni 5:14,15) Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. (1 Giovanni 1:9) — The Desire of Ages, 266LP 248.2

    Non appena un figlio di Dio si avvicina al propiziatorio, diventa automaticamente cliente del grande avvocato. Alla sua prima espressione di penitenza e di appello per il perdono, Cristo accoglie il suo caso e presenta la sua supplica davanti al Padre. — Testimonies for the Church, vol. 6, 364LP 248.3

    Raccontate a Gesù i desideri e i bisogni della vostra anima in tutta sincerità. Non siete obbligati a fare lunghi discorsi né che predichiate un sermone, ma con cuore contrito dite: Signore, salvaci, o periremo! (Matteo 8:25) Per le anime che pregano così c’è speranza, perché cercano, pregano, bussano e quindi trovano. Quando Gesù toglie il peso del peccato che schiaccia l’anima, sperimenterete la beatitudine della pace di Cristo. — Our High Calling 131LP 248.4

    Quando consideriamo la peccaminosità del peccato, siamo impotenti davanti alla croce, ma chiedendo perdono e forza possiamo essere certi che la nostra supplica è sentita da Dio e che Egli ci darà una risposta. Coloro che presentano le loro richieste a Dio nel nome di Cristo non saranno mai ignorati. Il Signore dice: Tutto quello che il Padre mi dà verrà a me; e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori. (Giovanni 6:37) Egli ascolterà la preghiera dei derelitti e non disprezzerà la loro supplica. (Salmo 102:17)LP 249.1

    Il nostro aiuto viene da Colui che ha tutte le cose nelle sue mani. La pace che Egli ci invia è la certezza che Lui ci ama. Nessuno può sentirsi così impotente e tuttavia invincibile della persona che sente la sua nullità, e si appoggia totalmente sui meriti di un Salvatore crocefisso e risorto. Dio invierà ogni angelo del cielo per aiutare chi dipende totalmente da Cristo prima di permettere che sia vinto. — Signs of the Times, October 29,1902LP 249.2

    Coloro che cercano il perdono devono avere un atteggiamento indulgente — Quando ci rivolgiamo a Dio, per chiedergli di aver pietà di noi e benedirci, dovremmo essere animati dall’amore e dal desiderio di perdonare; come possiamo dire: “Perdona le nostre offese come noi perdoniamo chi ci ha offeso” (Matteo 6:12) se non siamo disposti a perdonare? Se vogliamo che la nostra preghiera sia ascoltata, dobbiamo perdonare gli altri esattamente come speriamo di essere perdonati. — Steps to Christ, 97LP 249.3

    Per completare il Padre Nostro Gesù aggiunge: “Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche voi; ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe” (Matteo 6:14). Chi non perdona si priva dell’unico modo per beneficiare della misericordia divina.LP 249.4

    Se chi ci ha fatto un torto non confessa il suo peccato, non abbiamo il diritto di negargli il perdono. Il suo dovere è quello di manifestare il pentimento e confessare il proprio errore, ma noi dobbiamo dimostrarci misericordiosi verso chi ci ha offesi anche se egli non riconosce i suoi torti. — The faith I live by, 131LP 249.5

    Nella preghiera che Cristo ha insegnato ai suoi discepoli, diciamo: Perdonaci i nostri debiti, come anche noi li perdoniamo ai nostri debitori. Non possiamo ripetere questa preghiera col cuore, mentre il nostro atteggiamento è spietato, e chiediamo al Signore di perdonare le nostre offese nello stesso modo che noi perdoniamo quelli che ci hanno offeso. Pochi si rendono conto del vero significato di questa preghiera. Se coloro che sono implacabili, comprendessero la profondità del significato di questa preghiera, non si azzarderebbero a ripeterla e chiedere a Dio di essere trattati come essi trattano i loro simili. — Testimonies for the Church, vol. 3, 95LP 250.1

    È importante esaminare i nostri cuori per prepararci e presentarci davanti a Dio in preghiera, per conoscere con quale atteggiamento spirituale lo incontriamo. Se noi non perdoniamo chi ci ha offeso, le nostre preghiere per ottenere il perdono per i nostri falli non saranno ascoltate. Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. Quando noi come peccatori ci avviciniamo al propiziatorio, non possiamo esprimere il sentimento di questa richiesta se non c’è perdono nei nostri cuori per coloro che ci hanno offeso. Riguardo a questa petizione Gesù fa un commento: Perché se voi perdonate agli uomini le loro offese, il vostro Padre celeste perdonerà anche a voi, ma se voi non perdonate agli uomini le loro offese, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre. (Matteo 6:14,15) — Signs of the Times August 21, 1884LP 250.2

    La confessione deve essere specifica — La vera confessione deve avere un carattere specifico e riconoscere i peccati particolari. La confessione può essere di varia natura: una presentata direttamente davanti a Dio, un’altra fatta alle persone offese, e l’ultima una confessione di tipo generale presentata davanti all’assemblea. Ogni confessione deve essere definita, riconoscendo gli stessi peccati di cui siete colpevoli. — Testimonies for the Church, vol.5, 639LP 250.3

    Gesù ascolta la semplice preghiera per il perdono — Non è essenziale che tutti possano specificare con certezza quando i nostri peccati sono stati perdonati. Ciò che si deve insegnare ai bambini è che devono imparare a confessare i loro errori a Gesù già dalla prima infanzia. Insegnate loro a chiedere perdono ogni giorno per qualsiasi errore commesso, piccolo o grande che sia, che Gesù ode la preghiera semplice del cuore pentito e li perdonerà e li riceverà come ricevette i bambini che erano condotti a Lui quando era sulla terra. — Child Guidance, 494, 495LP 250.4

    Figli venite a Gesù. Date a Dio l’offerta più preziosa che vi sia possibile presentare: dategli il cuore. Lui vi parla per dirvi: Figlio mio, figlia mia, dammi il tuo cuore. Anche se i vostri peccati fossero come lo scarlatto, io li farò diventare bianchi come neve; perché io vi purificherò con il mio sangue. Vi farò membri della mia famiglia celeste. Accetta il mio perdono, accetta la mia pace che ti dò liberamente. Ti rivestirò con la mia giustizia con un abito nuziale, e sarai ospite alle nozze dell’Agnello. Quando ti rivestirò con la mia giustizia mediante la preghiera, mediante lo studio della Parola, sarai in grado di raggiungere la sacra vetta. Il tuo carattere sarà plasmato con l’influenza divina. La volontà divina sarà la tua santificazione.The SDA Bible Commentary, vol. 3, 1162LP 251.1

    È assolutamente necessario pregare affinché possiamo ricevere forza dall’alto per resistere alle tentazioni del nemico. Satana tenterà sempre di impedirci di pregare, di riempire il nostro tempo con divertimenti e vari piaceri, e perfino di condurci a tanta malvagità da non sentire più il desiderio di pregare. Il cielo è accessibile a tutti quelli che cercano Gesù. Egli invita tutti, giovani e bambini a venire a Lui. Gesù ha detto: «Lasciate i piccoli fanciulli venire a me, e non impediteglielo perché di tali è il regno dei cieli”. (Matteo 19:14)LP 251.2

    Gesù desidera che i bambini e i giovani vadano a lui con la stessa sicurezza con cui vanno dai loro genitori. Come il bambino chiede alla madre o a suo padre il pane perché ha fame, così il Signore vuole che gli chiediamo le cose di cui abbiamo bisogno. Se i vostri peccati vi pesano sul cuore, andate a Dio e ditegli: Per i meriti di Cristo, perdona i mie peccati. Ogni preghiera sincera sarà accolta in cielo, e ogni petizione fervente per grazia e forza sarà udita e esaudita. —The Youth’s Instructor, July 7, 1892LP 251.3

    La preghiera per il perdono deve essere sinceraNon rigettarmi dalla Tua presenza e non privarmi del tuo Santo Spirito. (Salmo 51:11)LP 252.1

    Il pentimento e il perdono è un dono di Dio che riceviamo per mezzo di Cristo. E’ attraverso l’azione dello Spirito Santo che siamo convinti del peccato e sentiamo il bisogno del perdono. Non solo il pentimento ci concede il perdono, ma è la grazia del Signore che rende il cuore libero del penitente. Egli è a conoscenza di tutte le nostre debolezze e infermità, e solo Lui ci può aiutare. Lui ode la preghiera della fede, ma la sincerità della preghiera può essere provata solo facendo un reale sforzo personale nel vivere in sintonia con il grande livello morale che prova il carattere di ogni persona. Abbiamo bisogno di aprire i nostri cuori all’influenza dello Spirito e sperimentare la sua forza trasformatrice. — Review and Herald, June 24,1884LP 252.2

    Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché allora non prendiamo Dio in parola? Chiedere e ricevere sono azioni strettamente collegate tra loro. Se chiedete con fede le cose che Dio ha promesso, le riceverete. Guardate a Gesù per le cose che avete bisogno. Chiedete il perdono dei peccati, se chiedete con fede i nostri cuori verranno inteneriti, e di conseguenza sarete disposti a perdonare coloro che vi hanno ferito, e la vostra richiesta salirà a Dio come una fragranza d’amore. Mediante la preghiera, ogni pensiero e parola saranno in armonia con la vostra petizione per una riforma della vita. La preghiera fatta con fede porterà risultati positivi. Ma il mero formalismo di parole, senza il desiderio fervente e sincero di ricevere aiuto, senza la speranza di ricevere, non otterrà nulla. Un tale richiedente non riceverà mai nulla da parte del Signore. Coloro che vengono a Dio devono credere che Egli è il rimuneratore di quelli che lo cercano. — Review and Herald, March 28, 1912LP 252.3

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