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    12 - PREGHIERA E RINASCITA

    La rinascita in risposta alla preghiera — La rinascita della vera pietà nella nostra chiesa è la questione più urgente tra tutti i nostri bisogni. Questo dovrebbe essere la nostra priorità per eccellenza. Dobbiamo fare sforzi ferventi per ottenere le benedizioni del Signore, non perché Dio non è disposto a concedere le sue benedizioni, ma perché siamo impreparati a riceverle. Il nostro Padre Celeste è disposto a concedere lo Spirito Santo a tutti quelli che lo chiedono, come i genitori terreni danno dei buoni doni ai propri figli. Il Signore ha promesso di elargire le Sue benedizioni, ma per ottenerle dobbiamo contraccambiare compiendo le sue condizioni con la confessione, l’umiliazione e il pentimento, nonché la preghiera. La rinascita è la risposta alle nostre preghiere. — Selected Messages book. 1, 121LP 122.1

    Oggi, c’è bisogno di un risveglio e di una vera e propria religione del cuore come la sperimentò l’antico Israele. Come loro, anche noi abbiamo bisogno di portare frutti di pentimento, separarci dal peccato, purificare il tempio del cuore contaminato, affinché Gesù possa regnare in esso. Esiste la necessità di pregare - preghiere ferventi ed efficaci. Il nostro Salvatore ha lasciato preziose promesse per il supplicante penitente. Tali persone non cercano il volto di Cristo invano. Con il Suo esempio ci ha insegnato la necessità della preghiera. Essendo Lui stesso la Maestà del cielo, spesso trascorse tutta la notte in comunione con Suo Padre. Se il Redentore del mondo che era puro, saggio e santo chiedeva aiuto a Dio, quanto più noi deboli ed erranti mortali abbiamo bisogno dell’assistenza divina. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia, per ricevere aiuto al tempo opportuno. (Ebrei 4:16) —Signs of the Times January 26, 1882LP 122.2

    La preghiera ci unisce a Dio — Se andiamo a Dio consapevoli del nostro stato di debolezza e dipendenza, e con umiltà e fiducia presentiamo le nostre necessità a Colui che vede, conosce e regna con potenza su tutto il creato, Egli ascolterà il nostro grido e ci rincuorerà. La preghiera sincera ci unisce alla mente infinita. Il Signore può rivolgersi a noi con amore e compassione anche se in quel momento non lo avvertiamo in maniera evidente, anche se a volte non sentiamo la sua mano che con dolcezza si posa su di noi per benedirci.—Steps to Christ, 97LP 123.1

    Le nostre preghiere ascendono al cielo bagnate nel sangue purificatore di Cristo — I servizi religiosi, le preghiere, la lode, la confessione dei peccati, si innalzano dai veri credenti come incenso davanti al santuario celeste, ma nel passare per i canali corrotti dell’umanità, si contaminano in modo tale che, se non sono purificati dal sangue, non potranno mai essere valorizzati davanti a Dio. Essi non ascendono con purezza immacolata, a meno che l’Intercessore che è alla destra di Dio, presenti e purifichi tutto con la giustizia, essi non saranno accettati davanti a Dio. Tutto l’incenso dei tabernacoli terreni, deve essere umidificato dalle gocce purificatrici del sangue di Cristo. Lui sostiene davanti al Padre l’incensiere dei suoi meriti, nei quali non vi sono macchie di corruzione terrena. In questo incensiere raccoglie le preghiere, le lodi e le confessioni del suo popolo, e ad esse aggiunge la sua immacolata giustizia. Poi, il profumo dei meriti della propiziazione di Cristo, ascende come incenso davanti a Dio pienamente e totalmente accettato. Così si ottengono risposte benigne. —Selected Messages book. 1, 344LP 123.2

    Nella preghiera avvertiamo la presenza di Gesù — Se manteniamo il Signore al primo posto, se il nostro cuore trabocca di gratitudine e lode, la nostra vita religiosa sarà caratterizzata da una continua freschezza. Le nostre preghiere a Dio assumeranno la forma di una conversazione con un amico, ed egli ci svelerà i suoi misteri personalmente. Spesso ci sentiremo invadere da una dolce e gioiosa sensazione di vicinanza a Gesù. — Christ’s Object Lessons,129LP 123.3

    L’effusione dello Spirito Santo alla Pentecoste in risposta alla preghiera —Mentre i discepoli pregavano, lo Spirito si posò su loro con una pienezza che colmava ogni cuore. L’essere Infinito rivelava con potenza Sé stesso alla sua chiesa. Era come se per secoli questo influsso fosse stato trattenuto e ora il cielo gioiva di poter riversare sulla chiesa le ricchezze dello Spirito. Sotto la guida dello Spirito, i discepoli pronunciarono parole di pentimento e confessione insieme a canti di lode per il perdono ricevuto. Si udivano parole di gratitudine e di profezia. Immersi nell’stasi di quegli istanti, i discepoli esclamavano: In questo si manifesta l’amore di Dio… Essi si appropriarono del dono offerto loro. E cosa successe? La spada dello Spirito, affilata con potenza e contrassegnata dal bagliore del cielo, si fece strada fra l’incredulità degli uomini. Migliaia ne furono convertiti in un solo giorno. —Acts of the Apostles, 38LP 124.1

    Dobbiamo pregare per lo Spirito come fecero i discepoli alla Pentecoste — Il cuore, per ricevere la presenza dello Spirito, deve essere liberato da ogni contaminazione e purificato. Attraverso la confessione e l’abbandono dei peccati, la preghiera sincera e la consacrazione di sé stessi a Dio, i discepoli ricevettero l’effusione dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste. La stessa cosa, ma in misura maggiore, deve essere fatta oggi.LP 124.2

    A meno che non avanziamo quotidianamente nell’esemplificazione delle virtù cristiane attive, altrimenti non riconosceremo le manifestazioni dello Spirito Santo nell’ultima pioggia. Essa potrà cadere intorno a noi, ma non su di noi. La grazia divina è necessaria già dall’inizio, e in ogni fase dell’avanzamento della nostra crescita. Solo la grazia divina può completare questa crescita. Non dobbiamo quindi avere un atteggiamento di negligenza. Non dobbiamo mai dimenticare l’avvertimento di Cristo: —Vegliate e pregate sempre. L’unione con l’agente divino è essenziale per il nostro progresso in ogni momento. Forse abbiamo già ricevuto una certa misura dello Spirito di Dio, tuttavia, attraverso la preghiera, possiamo riceverne ancora di più. —Testimonies to Ministers, 507, 508LP 124.3

    Dobbiamo pregare seriamente per la continua discesa dello Spirito Santo, come fecero i discepoli nel giorno di Pentecoste. Se loro ritenevano di averne bisogno allora, quanto più noi oggi ne abbiamo bisogno. Senza lo Spirito e la potenza di Dio, la nostra evangelizzazione sarà un lavoro inutile. —Australasian Union Conference Record, April 1, 1898LP 125.1

    Richiedete la promessa dello Spirito mediante la fede — Lo Spirito viene concesso solo a coloro che con umiltà si sottomettono al Signore, che si lasciano guidare da lui e cercano la sua grazia. Bisogna chiedere e saper accogliere la potenza di Dio. —The Desire of Ages, 672LP 125.2

    Pregate per l’ultima pioggia — Pregate affinché il Signore apra le fonti dell’acqua viva per noi. Pregate con cuore contrito e con maggior fervore, affinché adesso nel tempo dell’ultima pioggia, gli acquazzoni della grazia scendano su di noi. In ogni riunione di preghiera a cui assistiamo, le nostre preghiere devono ascendere affinché il Signore impartisca calore e umanità alle nostre anime. La ricerca di Dio per ricevere lo Spirito Santo opererà in noi mansuetudine, umiltà, e dipendenza consapevole da Dio per il perfezionamento del nostro carattere. Se con fede preghiamo per avere le Sue benedizioni, riceveremo ciò che Dio ci ha promesso. —Testimonies to Ministers, 508LP 125.3

    Siate ferventi nella preghiera mediante la potenza dello Spirito Santo — Quello che ci serve è l’influsso vivificante dello Spirito Santo. Non per potenza né per forza, ma per il mio Spirito», dice l’Eterno degli eserciti. (Zaccaria 4:6) Pregate incessantemente e vegliate, operando in accordo con le vostre preghiere. Quando pregate, credete e confidate in Dio. Ora, è il tempo dell’ultima pioggia, quando il Signore ci elargisce il Suo Spirito. Siate ferventi nella preghiera, vegliando e invocando la presenza del Suo Spirito. —Testimonies to Ministers, 512LP 125.4

    Satana teme il popolo di Dio mentre prega per ricevere lo Spirito Santo —Non vi è nulla che Satana teme di più, come quando il popolo di Dio vuole eliminare ogni ostacolo, in modo tale che il Signore possa purificare una chiesa languente e una congregazione impenitente, e infondere il Suo Spirito su di essa. Se si facesse la volontà di Satana, non ci sarebbe alcun risveglio fino alla fine dei tempi, grande o piccolo che sia. Nondimeno noi non ignoriamo le sue macchinazioni. È possibile resistere al suo potere. Quando la strada è preparata dallo Spirito di Dio, le sue benedizioni verranno. Così come Satana non può chiudere le finestre del cielo affinché la pioggia venga sulla terra, tantomeno può impedire che discenda un’effusione di benedizioni sul popolo di Dio. LP 126.1

    Se i membri del popolo di Dio, con cuore sottomesso e contrito, confessano i loro peccati, si separano da essi e con fede domandano le promesse divine, gli empi e i demoni non possono ostacolare l’opera di Dio o escludere la Sua presenza nelle assemblee del Suo popolo. —Selected Messages, book. 1, 124LP 126.2

    Lo Spirito accompagna ogni preghiera sincera — La religione che viene da Dio è l’unica che può condurre a Lui. Per poter servire Dio correttamente dobbiamo nascere dallo Spirito Santo. Così il cuore purificato e la mente rinnovata ci conferiscono una nuova capacità di conoscere Dio, amarlo e ubbidire spontaneamente alla sua volontà. In questo consiste la vera adorazione, frutto dell’azione dello Spirito Santo. Dio gradisce ogni preghiera sincera, sostenuta dallo Spirito. Quando qualcuno cerca Dio, lo Spirito Santo è all’opera e Dio gli si rivelerà. Egli si fa trovare da questi adoratori e desidera accoglierli come figli e figlie. —The Desire of Ages, 189LP 126.3

    La preghiera senza servizio fervente a favore degli altri si trasforma in formalismo — Dio non ha mai chiesto agli uomini di vivere isolati come degli eremiti o dei monaci, per dedicarsi ad atti di culto. La nostra vita deve essere simile a quella di Cristo, un po’ tra la gente, un po’ in solitudine. Chi non fa altro che pregare, presto si stancherà oppure cadrà nel formalismo; e chi si isola dalla società, non potendo compiere i suoi doveri di cristiano, cesserà di portare la croce. Se non ci curiamo di lavorare con impegno per il Signore, per Colui che tanto ha fatto per noi, non avremo più motivi per essere ferventi, le nostre preghiere perderanno significato e diventeranno egoistiche. Con quale coraggio pregheremo allora in favore dell’umanità o della realizzazione del regno di Dio e chiederemo la forza per lavorare a questo scopo? — Steps to Christ, 101LP 127.1

    La maturità spirituale dipende dalla preghiera —Dobbiamo pregare molto se vogliamo progredire nella vita spirituale. Quando il messaggio della verità fu proclamato per la prima volta, oh quanto si pregava! Quanto spesso si udivano nelle camere, nei fienili, nel frutteto, nei boschi le voci d’intercessione. Spesso passavamo ore intere in preghiera dove due o tre insieme reclamavamo le promesse; frequentemente udivamo il pianto, e poi il ringraziamento e il canto di lode. LP 127.2

    Ora, che il giorno di Dio si avvicina sempre di più, dovremmo essere più ferventi e zelanti che in quei primi giorni. I pericoli di oggi sono maggiori, più di allora. —Testimonies for the Church, vol. 5, 161, 162LP 127.3

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