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    28 - LA PREGHIERA NEGLI ULTIMI GIORNI

    Ora più che mai è necessario pregare — Se il Salvatore degli uomini, con la potenza divina che era in lui, sentiva il bisogno di pregare, quanto più noi che siamo deboli e peccatori dovremmo comprendere la necessità di una preghiera fervente e incessante! Quando Cristo era più duramente assalito dalla tentazione, non mangiava. Si raccomandava a Dio e la sua sottomissione assoluta alla volontà del Padre gli assicurava la vittoria. Più di tutti gli altri cristiani nel mondo, quelli che hanno capito la verità per gli ultimi tempi dovrebbero seguire nella preghiera il grande esempio di Cristo. — Counsels on Diet and Foods, 52, 53LP 284.1

    La nostra responsabilità di pregare per ricevere più anni di grazia — Nella nostra opera per il Signore dobbiamo dar prova di una maggiore spiritualità, di una più profonda consacrazione a Dio e di uno zelo tale che non è stato ancora raggiunto. Si dovrebbe trascorrere molto tempo in preghiera affinché l’abito del nostro carattere sia lavato e imbiancato nel sangue dell’Agnello.LP 284.2

    In modo particolare, con incrollabile fede, dovremmo cercare Dio perché grazia e potenza vengano conferite al suo popolo. Noi non crediamo che sia giunto il tempo nel quale Egli permetterà che la nostra libertà venga limitata. Il profeta vide «quattro angeli che stavano in piedi ai quattro canti della terra, trattenendo i quattro venti della terra affinché non soffiasse vento alcuno sulla terra, sopra il mare, né sopra alcun albero. Un altro angelo, venendo da levante, gridò loro: Non danneggiate la terra, né il mare, né gli alberi finché abbiamo segnato in fronte col suggello i servitori dell’Iddio nostro» (Apocalisse 7: 1, 3). Questo pone in risalto l’opera che ora dobbiamo incrementare. Su uomini e donne di preghiera, per tutta la terra, riposa la grande responsabilità di supplicare Dio di rimuovere la nuvola del male e di concedere ancora alcuni anni di grazia durante i quali si possa lavorare per il Maestro. Imploriamo Dio perché gli angeli trattengano i quattro venti fino a che i missionari non siano stati mandati in tutte le parti dei mondo a proclamare l’avvertimento contro i trasgressori della legge di Jehovah. — Testimonies for the Church, vol. 5, 717, 718LP 284.3

    Pregare in tempo di pace, prepara il popolo di Dio per gli ultimi tempi di prova della fine — I discepoli di Cristo non avevano bisogno di preparare in anticipo i discorsi in loro difesa davanti ai magistrati. La loro preparazione consisteva nell’accogliere giorno dopo giorno nei loro cuori, come un tesoro, la verità della Parola di Dio e nel rafforzare la loro fede con la preghiera. Al momento della prova lo Spirito Santo avrebbe ricordato loro le verità necessarie. Un impegno quotidiano per una maggiore conoscenza di Dio e di Gesù Cristo rende saggi e forti. La conoscenza ottenuta mediante lo studio assiduo delle Scritture ritorna alla mente al momento opportuno. Ma chi trascura le parole di Cristo, chi non sperimenta mai nella prova la potenza della Sua grazia, non può sperare che lo Spirito Santo gli ricordi la Parola di Dio. I discepoli devono servire Dio ogni giorno con tutto il cuore e poi confidare pienamente in lui. — The Desire of Ages, 355LP 285.1

    Noi viviamo nel periodo più solenne della storia del mondo. La sorte degli uomini che vivono sulla terra sta per essere decisa. Il nostro destino eterno e la salvezza di altri uomini, dipende dalle nostre scelte. Abbiamo bisogno di essere guidati dallo Spirito di Dio, perciò, ogni discepolo di Gesù dovrebbe chiedere a Dio con la massima sincerità: Signore, che cosa vuoi che io faccia? Umiliamoci davanti al Signore, con digiuno e preghiera e riflettiamo sulla sua Parola, particolarmente sulle scene del giudizio. Cerchiamo di acquistare, ora, una viva e profonda esperienza delle realtà di Dio, perché non c’è tempo da perdere. Intorno a noi si profilano eventi d’importanza vitale e ci troviamo, per così dire, sul terreno di Satana. — The Great Controversy, 601LP 285.2

    Il periodo di angoscia e di sofferenza che si sta profilando all’orizzonte richiede una fede capace di sopportare la stanchezza, l’attesa e la fame; una fede che non venga meno neppure se duramente provata. Un periodo di grazia è accordato a tutti perché possano prepararsi per quel tempo. Giacobbe vinse perché fu perseverante e deciso. Tutti coloro che accetteranno come lui le promesse di Dio e saranno ferventi e perseveranti, riporteranno lo stesso successo.LP 286.1

    Chi non è disposto a rinunciare a sé stesso, a pregare a lungo con fervore fino alla disperazione, per ricevere la sua benedizione, non potrà ottenerla. Lottare con Dio: sono pochi coloro che sanno cosa significhi! Sono pochi coloro che si lasciano attirare da Dio e lo cercano con tutta l’intensità di cui sono capaci. Quando una disperazione, che non si può descrivere a parole, si abbatte su chi prega, pochi sono coloro che si affidano alle promesse di Dio con fede incrollabile. — The Great Controversy 621LP 286.2

    La preghiera ci proteggerà fino alla fine — Ci saranno sempre gli uomini che si allontaneranno da Dio. Satana approfitterà di tutte le occasioni per farci cadere, soprattutto se non siamo protetti dalla potenza divina le nostre barriere interiori vacilleranno a nostra insaputa. Dobbiamo chiederci costantemente: Sto andando nella giusta direzione? Fino a quando vivremo, dovremo difenderci dalle nostre tendenze e dalle nostre passioni. Se non ci affidiamo a Dio non saremo mai al sicuro. Vegliando e pregando potremo conservarci integri.LP 286.3

    Tutti quelli che entreranno nella città celeste passeranno per la porta stretta cioè lotteranno disperatamente perché nulla d’impuro vi potrà entrare. (Apocalisse 21:27) Coloro che hanno commesso degli errori non si lascino prendere dalla disperazione. Uomini, onorati da Dio, possono sbagliare e sacrificare le loro virtù in nome della passione. Tuttavia se si pentono, se abbandonano i loro peccati e ritornano al Signore, non devono perdere la speranza. Colui che ha detto: Siate fedeli anche a costo di morire, e io vi darò la corona della vittoria; la vita eterna (2:10) rivolge ancora questo invito: Chi è senza fede e senza legge cambi mentalità; chi è perverso rinunci alla sua malvagità. Tornate tutti al Signore, ed egli avrà pietà di voi. Tornate al nostro Dio che perdona con larghezza. (Isaia 55:7) Dio odia il peccato ma ama il peccatore. (Osea 14:4) — Prophets and Kings, 83, 84LP 286.4

    Un piccolo gruppo pregherà per la chiesa nel momento di maggiore pericolo — Il lievito della pietà non ha del tutto perduto la sua virtù. Quando il pericolo e l’abbattimento della chiesa saranno giunti al massimo, il piccolo gruppo di quelli che sono nella luce sospireranno e gemeranno a motivo delle abominazioni che si commettono nel paese. Però le loro preghiere si leveranno più particolarmente a Dio in favore della chiesa, poiché i membri che la compongono si stanno comportando secondo le usanze del mondo.LP 287.1

    Le fervide preghiere di questi pochi fedeli non saranno vane. Nel momento in cui il Signore sopraggiungerà in qualità di vendicatore, Egli verrà anche come protettore di tutti coloro che hanno serbata la fede in tutta la sua purezza e si sono conservati puri dal mondo. Proprio in quel tempo che Dio ha promesso di vendicare i suoi eletti che gridano a lui giorno e notte, pur essendo tardo nel farlo. — Testimonies for the Church, vol. 5, 209, 210LP 287.2

    Pregate per lo Spirito nel tempo dell’ultima pioggia — Non possiamo dipendere dalle forme o dalle macchinazioni esterne. Quello che ci serve è l’influsso vivificante dello Spirito di Dio. Non per potenza né per forza, ma per il mio Spirito, dice il Signore. (Zaccaria 4:6) Pregate incessantemente, vegliate agendo in accordo con le vostre preghiere. Mentre pregate credete e confidate in Dio. L’ultima pioggia è vicina, e il Signore ci concederà ancora l’intervento dello Spirito Suo. Siate ferventi nelle vostre preghiere, e vegliate nello Spirito. — Review and Herald, March 2, 1897LP 287.3

    La Preghiera è l’unica protezione del cristiano negli ultimi tempi — Mi furono mostrati alcuni credenti che con grande fede e grida angosciate, imploravano Dio. I loro volti erano pallidi e segnati da un turbamento profondo che esprimeva la loro lotta interiore. Manifestavano grande fervore e fermezza; grosse gocce di sudore imperlavano la loro fronte. Di tanto in tanto, percependo l’approvazione di Dio, i loro visi si illuminavano, ma ben presto ricadevano nello stesso stato di fervore, angoscia ed estrema serietà. LP 287.4

    Gli angeli malvagi si riunivano intorno a loro e li circondavano di fitte tenebre: non vedendo più Gesù sarebbero arrivati a dubitare di Dio e mormorare contro di lui. L’unica via di salvezza era dirigere i loro sguardi verso l’alto. E gli angeli di Dio, che erano responsabili del suo popolo, quando l’atmosfera velenosa degli angeli malvagi circondava coloro che vivevano momenti di angoscia, muovevano le ali per disperdere quelle fitte tenebre.LP 288.1

    Mentre queste persone continuavano a pregare con sincerità, di tanto in tanto un raggio di luce, proveniente da Gesù, li incoraggiava e illuminava i loro volti. Alcune persone non partecipavano a quest’opera di intercessione: sembravano indifferenti e disinteressate. Non riuscivano a resistere alle tenebre che li circondavano e ne restavano imprigionate come de una fitta nube. Gli angeli di Dio li lasciarono alla loro sorte e andarono ad aiutare coloro che stavano pregando. Vidi che gli angeli di Dio si affrettavano ad assistere tuti coloro che lottavano per resistere ai demoni e li incoraggiavano a implorare Dio con perseveranza. Ma gli angeli non si occupavano di coloro che non facevano nessun sforzo, e io li persi di vista. — Early Writings, 269, 270LP 288.2

    Il popolo di Dio pregherà e alla fine prevarrà come fece Giacobbe — Giacobbe ed Esaù rappresentano due classi: Giacobbe i giusti ed Esaù gli empi. L’angoscia che Giacobbe sperimentò quando Esaù marciava contro di lui coi suoi quattrocento uomini, rappresenta l’angoscia che sperimenteranno i giusti quando si promulgherà il decreto di morte contro di loro immediatamente prima della venuta del Signore. Quando gli empi circonderanno i giusti, essi sperimenteranno angoscia e spavento, poiché come Giacobbe, non potranno vedere alcuna via di fuga per loro.LP 288.3

    Solo senza alcuna protezione, Giacobbe si gettò a terra profondamente angosciato. Presentò allora la sua preghiera a Dio con le lacrime agli occhi e grida soffocante. All’improvviso la mano robusta dell’angelo lo afferrò. I due uomini lottarono nel buio e in silenzio. Come Giacobbe lottò con l’angelo, nello stesso modo i giusti lotteranno e pregheranno nel loro momento di difficoltà e di angoscia. Giacobbe, nella sua angoscia pregò tutta la notte per essere liberato dalle mani di Esaù. Anche i giusti nella loro angoscia mentale invocheranno il Signore giorno e notte per la liberazione dalla mano degli empi che li circondano. Giacobbe confessando la sua indegnità disse: Io non sono degno di tutte le benignità e di tutta la fedeltà che hai usato col tuo servo. (Genesi 32:10)LP 289.1

    I giusti nella loro angoscia avranno lo stesso profondo senso di indegnità e con molte lacrime riconosceranno la loro totale indegnità, e come Giacobbe si afferreranno alle promesse di Dio per mezzo di Cristo, che saranno esaudite solo agli indifesi e ai peccatori pentiti.LP 289.2

    Il patriarca si afferrò fermamente all’angelo nella sua afflizione, e gli impedì di lasciarlo. Mentre lo supplicava con lacrime, l’angelo gli ricordò i suoi errori passati e cercò di liberarsi di lui, per provarlo. Così anche i giusti saranno provati nel giorno della loro angoscia, affinché manifestino la forza della loro fede, la loro perseveranza e irremovibile fiducia nel potere di Dio per liberarli. Giacobbe non volle desistere. Egli sapeva che Dio era misericordioso, e si appellò alla sua misericordia. Si ricordò di nuovo dei suo errori, si pentì e rinnovò la sua petizione per la liberazione dalle mani di Esaù. La sua preghiera importuna continuò per tutta la notte. Nel ricordare i suoi errori passati quasi si disperò. Ma sapeva che se non avrebbe ricevuto aiuto da Dio sarebbe perito. Si afferrò fortemente all’angelo e insistette nella sua richiesta con grida ferventi e angosciosi. Nonostante l’intensa sofferenza fisica, voleva avere la certezza che il suo errore fosse stato perdonato. La sua volontà si rafforzò, la sua fede divenne più profonda e salda: così, egli resistette fino alla fine e vinse. LP 289.3

    La stessa cosa accadrà con i giusti. Mentre rivedranno gli eventi della loro vita passata, le loro speranze saranno quasi perse; ma quando si renderanno conto che si tratta di un caso di vita o di morte, essi piangeranno e invocheranno Dio, si appelleranno a lui riguardo al loro dolore e al loro umile pentimento, chiedendogli perdono invocheranno la sua promessa: Aggrappati alla mia forza per fare pace con me, sì per fare pace con me! (Isaia 27:5) Così, le petizioni dei giusti saranno offerte a Dio giorno e notte. — Spiritual Gifts, vol 3, 131-133LP 289.4

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