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Nei Luoghi Celesti - Contents
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    Meravigliosa condiscendenza, 3 febbraio

    Voi conoscete infatti la grazia del Signor nostro Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. 2 Corinzi 8:9LC 41.1

    Un giorno stavamo visitando i palazzi reali mentre la Francia era sotto il dominio del re... I miei primi pensieri riguardavano i re che un tempo avevano dominato queste grandiose sale e gallerie. Dove era finita la loro grandezza umana? ... Allora ci ricordammo Gesù quando venne in questa terra con le Sue benedizioni e amore, senza la Sua veste e corona reale, la cui divinità fu rivestita dalla umanità; terra piena di tristezza e dolore. Lo vediamo tra i poveri, benedicendo gli afflitti, guarendo gli ammalati, calmando le infermità dell’età, protendendo la sua misericordia divina verso i profondi dolori umani e la miseria. Egli ha perfino notato i dolori e i bisogni dei bimbi piccoli... In ogni loro afflizione egli fu afflitto, e l’Angelo della sua presenza li salvò; nel suo amore e nella sua compassione li redense, li sollevò e li portò tutti i giorni del passato (Isaia 63:9).LC 41.2

    Gli angeli del mondo della luce, della gloria infinita di Dio davanti al trono, sono in missione d’amore, di cura, di misericordia per i sofferenti dell’umanità. Ma vi è un’immagine di condiscendenza più grande di questa: quella del Signore, Figlio del Padre Infinito, Principe dei re della terra...LC 41.3

    Qual è il lavoro degli angeli rispetto alla Sua condiscendenza? Il Suo trono è eterno. Egli ha elevato ogni arco e pilastro nel grande tempio della natura. Ed ecco Lui, l’inizio della creazione di Dio che conta le stelle, che ha creato i mondi tra i quali questa terra che non è altro che un piccolo angolino, a malapena visibile in mezzo ad altri mondi, e che non potrebbe diventare più grande di una minuscola foglia di un albero della foresta. “Le nazioni sono come una goccia in un secchio, sono considerate come il pulviscolo della bilancia; ecco, egli solleva le isole come un piccolissimo oggetto” (Isaia 40:15) . Contempliamolo, il Signore, il glorioso Redentore, un abitante del mondo che Egli stesso ha creato, e tuttavia non è stato accettato dalle Sue creature verso le quali manifestò così grande interesse, li benedisse e perfino, pur di salvarli, diede la Sua vita per loro.LC 41.4

    Quale meravigliosa condiscendenza e amore verso gli uomini della terra. MS 75, 1886LC 41.5

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