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Testimonianze sul comportamento sessuale adulterio e divorzio - Contents
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    Sezione 9— Cinsigli Per Gli Amministratori Di Chiesa

    Capitolo 35—William E. (Parte 2a)

    Il 15 agosto 1911, il pastore C.F. McVagh, presidente della Conferenza dell’ Unione del sud scrisse a William C. White:TCS 147.1

    “Stimato Fratello: Gli amministratori delegati dell'Associazione dell'Alabama sono molto perplessi riguardo al caso di William E, e mi hanno chiesto di scriverle e di chiederle una copia di ciò che [Ellen G. White] ha scritto riguardo l’opera di William come ministro, ai consigli dati e alle istruzioni del Signore. Lei conosce bene il suo passato. Il suo comportamento è stato corretto; per quanto ne sappiamo, per diversi anni ha venduto libri e Bibbie. Lui sente il dovere di predicare ovunque vada; ha una capacità meravigliosa e suscita un grande interesse in tutti. Testimonia la sua consacrazione e coloro che lo ascoltano accettano la verità. TCS 147.2

    “Poco più di un anno fa si è trasferito a Birmingham, in Alabama, e ha iniziato subito a partecipare attivamente all'opera. La chiesa era in declino in quel periodo. Fu nominato anziano e presto iniziò il lavoro, e diverse famiglie si interessarono alla verità. L'interesse crebbe, e durante l'inverno, cominciò a tenere gli incontri della domenica sera in un teatro, con una buona partecipazione, e alcune persone accettarono la verità. Egli godeva della fiducia dei membri di chiesa, che naturalmente erano molto incoraggiati, poiché passava molto tempo nel curare gli interessi di questa chiesa, il comitato ha dato il suo voto per ricompensare i suoi sforzi con 8$ dollari settimanali. Ovviamente nessuno può vivere con una tale somma, e lui spera che le sue credenziali vengano rinnovate e che venga riconosciuto come ministro dell'Associazione. Nessuno dubita della sua esperienza attuale, ma il passato ha lasciato il segno su di lui e sulla sua famiglia. TCS 147.3

    “Sua moglie è un fascio di nervi, e la sua fiducia in lui è stata così traballante che, sebbene le piaccia che lui predichi, c'è il pericolo costante che, man mano che lui diventa popolare e si mescola alla gente, lei diventi gelosa, sia che ci sia un motivo o no, inoltre potrebbe provocare scandali ricordando il loro passato, questo è ciò che è incline a fare quando si insospettisce di lui. Se solo potessimo ricevere un consiglio da parte del Signore. Sono certo che tutti lo accetterebbero, compresi il fratello e la sorella E. TCS 147.4

    “Personalmente, mi dispiace molto per entrambi, so che stanno cercando di vivere nel modo giusto; da parte mia voglio trasmettere loro tutto il mio incoraggiamento. Il suo passato è troppo ingarbugliato e così ampiamente noto che abbiamo paura di consigliargli di lavorare nel ministero, anche se lo sta facendo e, apparentemente, il Signore benedice i suoi sforzi. Dobbiamo consigliargli di smettere di predicare, o dobbiamo accettare e pagarlo per il servizio che sta facendo? E se lo pagheremo, che cosa faremo riguardo le sue credenziali? Cordiali saluti (firmato) C.F. McVaghTCS 147.5

    “ Scritto su richiesta del Comitato Amministrativo dell’ Associazione dell' Alabama”.TCS 147.6

    Il 14 settembre, il pastore White consegnò questa lettera alla signora White, e il 15 settembre, il pastore White trasmise la risposta della signora White al pastore McVagh. Essa scrive: TCS 148.1

    “Stimato Fratello McVagh: Sono passate due o tre settimane da quando ho ricevuto la sua lettera del 15 agosto, riguardo le perplessità sorte durante la Conferenza dell'Alabama sul caso William E.TCS 148.2

    “Dal nostro ritorno dalla California del sud, la mamma si è sentita molto debole e stanca, e non le ho detto della sua lettera fino a ieri. Poi ha letto tutto e quando ha ricordato le tristi esperienze attraverso le quali il fratello E è passato, si è sentita molto dispiaciuta per lui e per i nostri fratelli i cui cuori sono stati rattristati negli ultimi anni a causa del suo modo di comportarsi debole e negativo. TCS 148.3

    “La mamma dice che coloro che hanno affrontato le perplessità derivanti dalle sue numerose trasgressioni accadute nel passato, dovrebbero assumersi la responsabilità di dargli consigli sul nostro dovere attuale e i nostri princìpi. La mamma non vuole assumersi maggiori responsabilità in materia, ma dice nei confronti del pastore E, come ha detto di altri casi simili, che se sono pienamente pentiti, se vivono una vita tale da convincere i loro fratelli che stanno agendo seriamente, i loro fratelli non li escludano dalla comunità, non gli vietino di servire Cristo se lo fanno con umiltà; ma non li elevano neppure a posizioni di responsabilità. TCS 148.4

    “Da quello che posso capire, non sarebbe saggio rinnovare le sue credenziali e inviarlo da un posto all'altro tra la gente; ma se lui guadagnerà la fiducia della chiesa presso la quale vive, non ostacolate l’opera che sta facendo, di cui la chiesa è responsabile. Infatti, è dovere dei nostri fratelli andare oltre e pagarlo per il lavoro che ha svolto fedelmente. Non mi sembra giusto trattenere una remunerazione adeguata al lavoro fedele e sensato. Ciò non giustifica tuttavia la tentazione di concedergli le credenziali e di inviarlo come ministro itinerante dell'Associazione. TCS 148.5

    “Ripeto quello che ha detto la mamma: la questione deve essere sottoposta a coloro che hanno avuto a che fare con il suo caso in passato. Vi prego di considerare le opinioni che ho espresso solo come suggerimenti”.TCS 148.6

    Alla fine di questa lettera, Ellen White scrisse a mano le seguenti parole di approvazione: “Questo è il consiglio corretto in questi casi. Lasciate che lui continui a camminare umilmente davanti a Dio. Non ho ricevuto una luce specifica per assumermi questa responsabilità”.TCS 148.7

    Non si seppe più nulla della questione fino all'inizio del 1913, quando il pastore A. L. Miller appena nominato presidente dell'Associazione dell'Alabama, gli scrisse l'8 gennaio di quell'anno:TCS 148.8

    In essa egli diceva:TCS 148.9

    “ Stimata sorella White,

    È mio dovere scriverle riguardo il caso del Fratello William E. Non è necessario che io menzioni il suo passato, poiché lei è sufficientemente informata dei fatti, infatti quel caso le è stato presentato in una lettera scritta dal pastore C. F. McVagh, datata 15 agosto 1911. Mi dispiace doverle presentare di nuovo il caso.TCS 148.10

    “La lettera del pastore McVagh era relativa alle credenziali del fratello E. e alla possibilità che diventasse un operaio dell’Associazione.TCS 149.1

    “La difficoltà attuale sta nel fatto se il Fratello E possa essere nominato anziano della chiesa di Birmingham, essendo la chiesa più influente della Conferenza, poiché il quartier generale della Conferenza si trova proprio a Birmingham. La chiesa non è d'accordo sul punto in questione, e tutto questo sta avendo una cattiva influenza sull’opera in città e un effetto deleterio per tutta la Conferenza. Molti pensano che per la sua abilità e per il lavoro che ha svolto in città ultimamente (come afferma il pastore McVagh nella sua lettera, una copia della quale includo in questa lettera), dovrebbe essere nominato anziano della chiesa e agire come suo pastore o leader; altri invece non sono d’accordo per via del suo passato. Inoltre, ritengono che coloro che hanno avuto a che fare con lui in passato dovrebbero consigliarlo su come essere anziano di chiesa. TCS 149.2

    “I fratelli che lo hanno conosciuto, hanno consigliato durante il comitato dell’Unione, di non nominarlo come anziano di chiesa. TCS 149.3

    “Il 28 dicembre, il pastore S. E. Wight [nuovo presidente della Southern Union Conference] ebbe un incontro con la chiesa, e in quell’occasione l’argomento è stato discusso liberamente. Il pastore Wight ha affrontato il caso con molta scrupolosità e cautela; ha parlato dei buoni tratti e delle qualifiche del fratello E, ma ha fatto pure sapere a tutta la chiesa che né lui né io possiamo sentirci liberi di ordinarlo come un anziano a causa del consiglio negativo di coloro che lo conoscono. TCS 149.4

    “L'unico punto su cui tutti concordammo fu di porre il suo caso davanti alla serva del Signore, e attenerci a quello che il Signore avrebbe detto attraverso di lei. TCS 149.5

    “Personalmente, nessuno di noi ha nulla da dire contro il Fratello E, ma lo amiamo, socializziamo con lui come fratello di Chiesa e lo consideriamo tale. La chiesa, col pastore Wight come presidente, mi ha chiesto di esporre la questione davanti a lei e vedere quali istruzioni il Signore ha per noi. TCS 149.6

    “In attesa di una risposta, suo fratello in Cristo, (Firmato) A. L. Miller, 1700 North Seventh Avenue Birmingham, Alabama. TCS 149.7

    “P.S. Questa lettera è stata letta alla chiesa ed è stata accettata”. TCS 149.8

    Il fratello E, pensando che la Signora White avrebbe potuto prendere in considerazione il caso favorevolmente, si recò a Sant’Elena durante la seconda settimana di gennaio, ma la sorella non fu disposta a riceverlo. Il 14 gennaio, la lettera del pastore Miller datata 8 gennaio, e la lettera del fratello E. datata 13 gennaio, furono consegnate nelle mani di Ellen White. Dopo aver letto entrambe le lettere Ellen ha rilasciato la seguente dichiarazione: TCS 149.9

    “Non credo che argomenti come questi debbano essere trattati da me e non credo che sia mio compito occuparmi di queste cose a meno che tutta la questione non mi sia presentata con molta chiarezza. Nella chiesa stessa, ci dovrebbero essere dei fratelli che dispongano di saggezza che parlino di questo caso e prendano una decisione. Veramente non penso che Dio voglia che porti questo peso su di me. Se non riescono a sistemare la faccenda tra loro con la preghiera e il digiuno, allora che continuino a pregare e digiunare fino a quando avranno una risposta. Queste cose accadranno ancora e ancora. Sorgeranno questioni difficili, ed essi devono imparare ad affrontarle. Devono fare esperienza. Queste questioni devono essere portate davanti al Signore con fede, e credere che Lui risponderà alle preghiere e non portarle davanti a me. TCS 149.10

    Il pastore W. C. White lesse alcune parti della lettera del pastore McVagh del 15 agosto 1911, dopo di che la sorella White rispose quanto segue:TCS 150.1

    Non ho ricevuto alcuna luce particolare relativa al caso, quindi non posso e non oso pronunciarmi. Il fratello in questione deve provare che Dio lo accetta, in modo che i nostri fratelli possano avere qualcosa di tangibile su cui decidere. Ditegli questo: “Ti daremo una possibilità e vedremo se Dio accetta i tuoi sforzi o no”. Non sarebbe prudente da parte mia assumermi la responsabilità di questo caso. Solo coloro che vedono il suo comportamento di ogni giorno possono sapere se lui è cambiato e che Dio lo accetta. TCS 150.2

    Dopo aver letto la lettera di William E, scritta il 13 gennaio 1913, Ellen White replicò:TCS 150.3

    Non posso assumermi la responsabilità di tali questioni. Il peso in questo caso è troppo grande, e potrebbe costarmi la vita. Coloro che sono stati scelti da Dio per portare la responsabilità gestiscano la questione in accordo con i principi cristiani. Ms 2, 1913TCS 150.4

    In relazione alle implicazioni della sua dichiarazione del 15 settembre 1911, riguardante l'assunzione di incarichi di responsabilità per coloro che avevano vissuto esperienze altrettanto tristi, il Pastore W. C. White all'inizio del 1913, scrisse quanto segue:TCS 150.5

    “Sembra che sia sorta una domanda nella mente dei fratelli sul significato delle parole: “Non separateli dalla comunità, non impedite loro di lavorare per Cristo in condizioni umili, ma non elevateli neppure a posizioni di responsabilità”.TCS 150.6

    “Quello che ho capito al tempo in cui quelle parole sono state scritte, e quello che capisco oggi TCS 150.7

    “Non elevateli a posizioni di responsabilità” si riferivano proprio alle responsabilità che i fratelli avevano in mente, ossia ripristinare le sue credenziali e il completo riconoscimento come ministro della Conferenza. Non mi è venuto in mente che ciò potesse applicarsi alle responsabilità della chiesa. La questione della leadership non è stata quindi presa in considerazione”. TCS 150.8

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