I diritti del marito e dei figli

Quando ci affidiamo al Signore completamente senza riserve, i doveri comuni e semplici della vita domestica saranno visti nella loro vera importanza, e dovremmo compierli in accordo con la volontà di Dio. Oh, sorella mia, lei può anche essere povera, il suo destino nella vita può essere umile, ma Gesù non l’abbandona per questo, né le chiede di abbandonare la sua famiglia per questo motivo o per qualsiasi altro. Dio le ha affidato l’amministrazione e l’ha resa depositaria in seno alla sua famiglia. Cerchi di prepararsi per quest’opera e Dio le rimarrà accanto per benedire tutti i suoi successi, affinché quando arriverà il momento in cui si terrà conto dell'amministrazione di tutto quello che le è stato affidato, il Signore dirà: “Ben fatto, buono e fedele servitore”. TCS 26.1

Suo marito ha dei diritti, così come li hanno i suoi figli e questi diritti non possono essere ignorati. Sia che lei abbia un talento, o tre, o cinque, Dio le ha affidato un compito. I genitori spesso trascurano i loro doveri domestici. Non si conformano al modello biblico. Ma a coloro che abbandonano le loro famiglie, i loro compagni e figli, Dio non affiderà mai il compito di salvare le anime, poiché essi si dimostrano infedeli ai loro santi voti e alle loro responsabilità. Dio non affiderà loro le ricchezze eterne...TCS 26.2

Ho ricevuto delle lettere da madri che mi parlano delle loro prove e mi chiedono consigli. Uno di questi casi servirà a rappresentarne molti altri. Quando il marito e padre non è credente procura alla madre seri problemi nella formazione ed educazione dei figli. Il marito nei confronti della madre è un uomo profano, volgare e offensivo nel suo parlare. Egli insegna ai bambini ad ignorare l’autorità della madre. Quando essa prega, lui fa ogni tipo di rumori, la interrompe maledicendo Dio e gettando vili epiteti contro la Bibbia. Essa è scoraggiata perché tutto questo le pesa moltissimo. E allora cosa deve fare? Quali benefici avrebbero lei e i suoi figli rimanendo in questa casa? Essa ha un grande desiderio di lavorare per il Signore e pensa di lasciare la sua famiglia, piuttosto che rimanere ed essere testimone di come lui insegna ai figli la mancanza di rispetto nei suoi confronti, e la disubbidienza. TCS 26.3

In tali casi, il mio consiglio sarebbe: madri, qualunque sia la prova che siete chiamate a sopportare, sia la povertà, sia i maltrattamenti da un marito prepotente, non lasciate i figli; non abbandonateli all’influenza di un padre senza Dio. Il vostro compito è di contrastare ciò che fa o dice il padre, che senza dubbio agisce sotto il controllo di Satana. Lt, 28, 1890. TCS 26.4